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Antijuventinismo h.24 - La Colonna Infame: c​ontinua la rubrica che monitora l’odio contro la Juve.

Si avvicina Napoli-Juventus e, se proprio si dovesse parlare, di questioni extracampo, la notizia principale dovrebbe essere quella che l’affollarsi mal gestito di competizioni internazionali permette ai partenopei di affrontare una squadra dimezzata. Lo diciamo non per trovare giustificazioni, ma, forse, sperare che le istituzioni calcistiche nazionali e mondiali non ripetano l’errore. Comunque pensate cosa sarebbe successo a parti invertite. Urla, indignazioni, interrogazioni parlamentari per rimandare la partita, denunciare gli infami! E invece, pensate un po’, tiene banco il solito Napoli vittimistico. Hanno cominciato qualche settimana fa, dopo la squalifica a Osimhen per due giornate: “E’ stata la Juve! E’ la Juve che allunga le mani sul campionato!”. Come no! E’ stata la Juve a tirare una manata al giocatore avversario, a corrompere il giudice sportivo per aiutare i bianconeri (oggi arriverà l’esito sul ricorso del Napoli per averlo contro la Juve). Seguendo questo ragionamento potremmo affermare che è la FIFA ad aiutare il Napoli, mandando i giocatori juventini a giocare nelle rispettive Nazionali. Ma no, non c’è nulla da fare. O’ Presidente per antonomasia, ADL, guarda caso in attesa della decisione sul ricorso napoletano avverso alla squalifica del proprio centravanti, ci torna sopra e, manco a farlo apposta, vede la pagliuzza, mica la trave. In sostanza, dice di aver riportato il Napoli in alto (e fin qui siamo d’accordo perché quando lo ha preso era molto, molto in basso), e aggiunge che è vero, vincere il campionato è importante, però purtroppo glielo hanno scippato! Indovinate chi? Peccato che si dimentichi di parlare del teatrino ASL napoletana messo su da lui l’anno scorso, dei vari regali ottenuti (proprio contro la Juve: ricordate Zalayeta?), della prima ammonizione a Pjanic contro l’Inter inventata, del pareggio subito in casa dal Verona a 10 minuti dalla fine nell’ultima di Campionato (Faraoni, autore del gol era stato pagato dalla Juve?). E’ sempre la solita storia: provare a condizionare e arruffare il popolo, rendersi amici i tifosi non con le vittorie vere, ma con quelle inventate. E se poi non ci sono state la colpa è sempre degli altri. Anzi no: della Juve. Sì, finché c’è lei, c’è speranza. Non tanto di vincere, ma di giustificarsi per i secondi (quando va bene), terzi, quinti posti. E andare avanti, trasformando le sconfitte, continue, in successi mai avvenuti.