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Quei tre sono entrati con il dente avvelenato. Iling-Junior, Miretti, Soulé: tutti e tre l’anno scorso erano a Nyon, sconfitti ai rigori nella semifinale di Youth League proprio contro l’under 19 del Benfica, poi campione della competizione. Veleno, ma anche frizzantezza, classe e testa leggera: così i tre giovani prodotti del viviaio bianconero hanno salvato la faccia a Madama e a Massimiliano Allegri.
 
Adesso più cose sono evidenti. La Juventus resta malata, stava andando incontro all’ennesima figuraccia europea, roba da vergognarsi. A tenerla a galla i tre giovani, da quando sono entrati in campo hanno fatto praticamente tutto loro, soprattutto l’inglese Iling-Junior, imprendibile sulla fascia sinistra. Come uscire dalla crisi? La risposta sembra semplice, questa sera: basta con la “vecchia guardia”, con gli sguardi scarichi dei “leader”; largo alle nuove leve, alla loro voglia, alla loro brillantezza fisica. Iling-Junior, Soulé, Miretti: non i nomi del futuro, ma quelli del presente, Allegri riparti da loro.