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Il paradosso Brexit che si applica al calcio: per un'uscita (di scena), un'entrata (sul mercato). Giro di parole, però presto spiegato: con l'addio all'Unione Europea da parte della Gran Bretagna, la Football Association ha intenzione di agire più o meno sulla stessa lunghezza d'onda. A riportarlo è il Daily Mail: la FA potrebbe abbassare il numero dei giocatori stranieri a 12 unità per ogni squadra. Ergo, molte squadre - soprattutto tra le top inglesi - potrebbero perdere molti giocatori. Tutti devastanti. Ad approfittarne? La Juventus. Che questi talenti li sonda, li scova e li tratta. Soprattutto se "scaricati". 

I NOMI - Così, giusto in un ventaglio enorme d'ipotesi: De Gea, Martial e Lukaku possono essere occasionissime. Tecnicamente, il francese lo sarebbe a prescindere (scadenza a fine anno con lo United), praticamente il rinnovo di contratto non sembra scontato ma neanche lontano. In ogni caso, un'uscita forzata dalle regole potrebbe cambiare le carte in tavola e favorire la Juventus. Così come nei casi di Pogba e Sanchez: grossi stipendi, grosse difficoltà. A Torino potrebbero trovare la tranquillità che cercano. 

VECCHIE FIAMME - Sané e Kanté fanno rima, ma difficilmente verrebbero ceduti così facilmente qualora in Premier dovessero approvare questo tipo di "misura patriottica". Più facile che Morata si (ri)proponga alla causa della Signora, magari portando con sé da Londra un paio di sogni nel cassetto bianconero: Willian ed Eriksen sono pallini di Paratici da tempo. E nella strada verso la nazionalizzazione del calcio inglese, la Juve è un esilio niente male.