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E’ un’estate diversa dalle altre quella che può permettersi di vivere il popolo juventino. Giorni dal sapore antico. Quando, poco prima del Mondiale per noi storico vinto in Spagna dalla meravigliosa banda di Enzo Bearzot, Gianni Agnelli attraverso la voce del suo presidente Giampiero Boniperti annunciò che la Juventus per le stagioni a venire si era assicurata l’opera di due campioni planetari. Sicchè al Paolo Rossi ritrovato dopo l’impasse della squalifica e da poco diventato Pablito si aggiungevano Michel Platini e Zibi Boniek. Il meglio che ci fosse sulla piazza del mercato internazionale. Giovanni Trapattoni poteva dirsi soddisfatto e la gente bianconera poteva ragionevolmente sognare quella Coppa dei Campioni che per lei era come un frutto dolcissimo ma proibito.
 
Venne realizzato due anni dopo quel desiderio ossessivo. Ma, purtroppo, la maledizione lo trasformò in un incubo degno di ricordo non per celebrare la sua valenza sportiva ma per onorare il nome di troppe anime innocenti. Nel 1996, poi, quel “buco” venne riempito dalla squadra di Marcello Lippi a spese del favoritissimo Ajax. Fu festa autentica e legittima. Per ventidue anni più nulla. La Champions, soltanto sfiorata, era tornata ad essere tabù.

Oggi, con la squadra già in attività a ranghi ancora ridotti, Massimiliano Allegri può benedire il cielo che gli ha consigliato di non lasciarsi sedurre dalle sirene londinesi o da quella parigine e di rimanere nella Casa dove è diventato veramente grande. Così come il popolo bianconero, rappresentato dai figli di quelli dell’Ottantadue, può fare i conti non con il “fantacalcio” ma con una realtà che sino a una settimana fa pareva impossibile da realizzare. Salvo imprevisti e imprevedibili terremoti o accidenti fatali a indossare la maglia bianconera numero 7 sarà Cristiano Ronaldo. Il top del pallone mondiale malgrado la sua età non più verdissima ma provvisto di un desiderio di ulteriori successi professionali che lo mantengono mentalmente un ragazzino.

E’ il regalo, sontuoso e potente, che il nipote dell’Avvocato e figlio di Umberto Agnelli si prepara a ufficializzare per la sua gente nel segno storico di una Juventus sempre pronta a stupire. Un’operazione che, come è stato già abbondantemente detto, renderà la società bianconera ancora più ricca e permetterà alla squadra di annullare il gap tecnico che verosimilmente la separava dalle altre “potenze” del calcio europeo. Così anche quelli delle curve dell’Allianz Stadium potranno farsi una ragione se l’abbonamento costerà il trenta per cento in più. Una Juventus del genere può valere un sacrificio economico di un certo rilievo.

L’operazione-Ronaldo, tra le altre cose, farà bene anche al calcio italiano  perché rappresenterà uno stimolo in più per le concorrenti allo scudetto le quali dovranno provvedere a rafforzarsi adeguatamente se vorranno tentare di contrastare la Juventus impedendole di vincere l’ottavo titolo consecutivo. Un evento, questo, che non è scontato in partenza perchè un campionato così lungo e massacrante non potrà venir deciso sa un singolo giocatore. Ciò che differentemente potrà avvenire per la Champions nella cui contesa la figura e le opere di Cristiano Ronaldo hanno la concreta probabilità di fare la differenza. Un’estate davvero bella per chi tifa Juventus e per chi ama il calcio.