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Andrea Barzagli ha smesso, ma già in questa stagione di fatto non c'è mai stato. Martin Caceres ha sostituito solo sulla carta Mehdi Benatia. Daniele Rugani ha rinnovato fornendo garanzie alterne. Giorgio Chiellini è sempre più forte, ma sempre più usurato. E Leonardo Bonucci ha abbastanza deluso nonostante tutto in questa sua stagione di ritorno. Ecco che quindi quella sempre annunciata rifondazione in difesa proprio ora non può più essere rinviata. Quella stessa rifondazione che avrebbe chiesto o preteso Max Allegri in vista della prossima stagione, non solo in termini numerici perché ci saranno Barzagli e Caceres da sostituire, ma soprattutto in termini di spessore e leadership perché a fare la differenza anche in questo cammino europeo è stata proprio l'assenza di una reale alternativa a Chiellini. C'era un nome in particolare che sembrava aver messo tutti d'accordo prima della separazione con il tecnico bianconero.

ROMAGNOLI – Era Alessio Romagnoli ad aver convinto tutti. Italiano, mancino, facilmente integrabile con gli attuali difensori. Romagnoli sarebbe diventato il vice-Chiellini perfetto, giocatore già pronto per giocare 30-35 partite ad alto livello senza colpo ferire, molto più di quanto non abbia fatto Rugani in questi anni. Un profilo benedetto da Allegri, capace di convincere dopo anni di relazioni positive anche Fabio Paratici. Senza dimenticare la raccomandazione di Bonucci, che con lui ha già giocato al Milan e in Nazionale. Il piano Romagnoli non è però vincolato ad Allegri, anzi. È semmai vincolato al destino del club rossonero: senza Champions il Milan dovrà compiere dei sacrifici, la Juve si fionderebbe su Romagnoli. Non una trattativa semplice, si intende, ma nemmeno impossibile. 

CASTING – In ogni caso sarà un mercato che dovrà portare almeno due difensori importanti. La Juve ha bloccato Romero del Genoa e attende solo di capire quando portarlo a Torino, continuando a seguire da vicino Demiral. Ma soprattutto insegue profili al top: da Marquinhos a Varane, da De Ligt a Alderweireld, arrivando al sogno proibito Koulibaly. E a Romagnoli.