Nel dettaglio. Il Pairetto più giovane della famiglia arbitra il Napoli arrivando alla partita con l'Empoli carico di pressioni, il gruppo di Ancelotti vince lo stesso senza alcun episodio arbitrale a favore o contro, ma il carico di veleni e proteste preventive si era già consumato all'insegna del più classico dei “chiagni e fotti” (chiedendo scusa per una proposta stilisticamente non corretta della lingua napoletana). L'Inter domina contro il Genoa ma sblocca il risultato con un gol evidentemente in fuorigioco, il tocco sfortunato di Biraschi è tutto fuorché una giocata capace di far ripartire una nuova azione e quindi consentire a Gagliardini di tornare in gioco: la gara è a giustificare la scelta, mica altro. Non una novità. Infine si arriva a Juventus-Cagliari, visto a velocità normale e rivisto alla Var, il tocco di braccio in area di Bradaric è evidente tranne che per Mariani. Un bel filotto di situazioni, non c'è che dire.
Quanto basta per mettere a tacere dietrologi e complottisti? No. Assolutamente. Sarebbe bello, ma non ci illudiamo. Quanto basta per vedere tanti fenomeni fischiettare, fare finta di niente e godersi un fine settimana diverso dagli altri. Non in classifica e nemmeno in campo. Ma sui social: brutta storia, rischierebbero di cadere anche gli ultimi (finti) alibi. Tanto di queste giornate, che negli ultimi anni si sono verificate piuttosto spesso, l'importante è dimenticarsene. E se qualche juventino dovesse ricordarle, sarà sufficiente rispolverare il repertorio. D'altronde, ormai, l'unico arbitraggio buono ormai è quello che penalizza la Juve, non quello giusto. Ma va bene così...