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Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Verchowod, Pessotto; Conte, Sousa, Deschamps; Del Piero, Vialli, Ravanelli. Come una filastrocca, quella formazione di campioni risuona ancora sotto il cielo di Roma: 22 anni fa la Juventus conquistava la seconda e ultima Champions League della propria storia.

FINO ALLA COPPA - La Juve arrivò alla finale di Roma dopo un percorso netto, preciso e implacabile nonostante gli ostacoli. Superata la fase a gironi da primi nel Gruppo C (davanti a Borussia Dortmund, Steaua Bucarest e Rangers), i bianconeri di Lippi eliminarono il Real Madrid ai quarti (indimenticabile la rimonta del Delle Alpi dopo l’1-0 dei Blancos all’andata al Bernabéu) e il Nantes in semifinale. Il 22 maggio 1996, all’Olimpico, l’avversario era l’Ajax campione d’Europa di Louis van Gaal, che un anno prima aveva alzato la Coppa davanti al Milan di Capello a Vienna. Il resto è storia: il gol impossibile di Ravanelli, il pareggio di Litmanen e quell’1-1 inscalfibile fino ai calci di rigore, fino a Jugovic e quel mezzo sorriso entrato nel cuore di tutti noi.