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Ad inizio stagione, è sempre bello fantasticare. In tanti si sono lasciati prendere la mano dall'immaginazione, quando Maurizio Sarri è stato annunciato come allenatore della Juventus in estate. "Chissà come giocherà Ronaldo", "Chissà Dybala", erano tante le incognite da svelare, ma una su tutte ha tenuto veramente banco dal primo giorno di questa nuova avventura: Miralem Pjanic. Naturale che, in un gioco improntato sul possesso palla, il bosniaco abbia strappato le copertine, ritenuto da molti per certi versi affine al gioco di Sarri: tecnico, come pochi al mondo, ma soprattutto intelligente, almeno calcisticamente, come altrettanto pochi sul pianeta. Così, con il cervello di Pjanic, sarebbe toccato a Sarri correggerne alcune tendenze, così da renderlo l'uomo da 150 palloni a partita. Ma qualcosa è andato storto.

Forse, si è sbagliato a priori, nel credere che i limiti tattici di Pjanic - ponderati sul nuovo tecnico ovviamente - sarebbero stati più facili da correggere. Invece, se la Juventus fatica a far correre il pallone, parte delle responsabilità sono anche del bosniaco. Contro il Lione, ad esempio, Pjanic ha fatto registrare 33 passaggi, di cui 31 riusciti: l'accuratezza però, non dice nulla sulla qualità degli stessi passaggi. Infatti, Pjanic ama muovere il pallone orizzontalmente, troppo se si considera quanto poco la Juventus attacchi verticalmente. E questo, in una squadra che vuole dominare il campo in ogni lato, ampiezza e verticalità, non è certo un dato positivo. 

Eppure, la storia insegna che Sarri al playmaker ci tenga e non poco. Così, il nome di Jorginho che circola in ambiente Juve da qualche tempo, non arriva proprio per caso. Jorginho infatti, è lo scudiero del tecnico, l'ago della bilancia del bel gioco a Napoli, ma anche un fedelissimo nel viaggio che Sarri ha fatto verso Londra. Ora, il centrocampista non sembra rientrare nei piani di Lampard, così la Juventus potrebbe finalmente accontentare Sarri regalandogli il suo pupillo. E Pjanic? Il suo futuro, al momento, non sembra in discussione, ma se i bianconeri faticano ancora a trovare la retta via, allora tutto si potrebbe riaprire. Non è da escludere, ovviamente, che si scelga per un cambio ruolo, anche se fisicamente non sembra proprio la mezzala adatta, specialmente per una squadra che vuole recuperare il pallone il prima possibile.