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La domanda è tendenziosa. Ma attuale. Anche suffragata dai fatti che in queste due settimane hanno visto il carrozzone del pallone andare nel pallone, più di ogni altro settore. E se non ci fosse stata Juventus-Inter di mezzo? La risposta non può darla nessuno, anche se arrivasse ufficialmente nessuno potrebbe ammettere ciò che appare, tendenziosamente, evidente: tutto sarebbe stato affrontato in maniera diversa. In Lega come al Viminale. Il tilt è stato totale, la coincidenza del calendario con il derby d’Italia in programma nella fase di massima preoccupazione per il coronavirus ha fatto il resto.

IL TILT - La confusione di oggi era evitabile? Sì. Non è questione di essere tendenziosi in questo caso. E la responsabilità appare tutta del Ministro Spadafora, perché il decreto notturno parlava chiaro: la Lega non ha responsabilità ulteriori, le partite in chiaro nemmeno rappresentano il punto, così come un eventuale sciopero dei calciatori. Le partite si sarebbero dovute e potute disputare a porte chiuse, punto. Era stato deciso e comunicato così nella notte tra sabato e domenica, non poteva essere differente all’ora di pranzo. Poi martedì con ogni probabilità verrà di nuovo fermato tutto, stravolgendo ulteriormente calendari e regolarità del campionato, anche giustamente. Perché salute e sicurezza vengono prima di tutto.

E SE... - Proprio per questo è inevitabile tornare alla domanda originaria, che può fare alimentare rabbia e riflessioni sulla corretta gestione di una situazione delicata come non lo è stata nessuna nell’Italia del dopoguerra, altro che calcio. Senza Juventus-Inter di mezzo, tutto questo tran tran si sarebbe potuto evitare? Sicuramente molto tempo prezioso non sarebbe andato perduto. Si sa, Juventus-Inter non è una partita come tutte le altre, non lo è mai stato, figuriamoci se poteva esserlo proprio in questa stagione. Ma in una situazione di emergenza come questa, doveva tornare a essere valutata solo come una partita. E non è stato fatto.