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Se non è un mistero, poco ci manca. Perché cercare di capire i motivi dell'involuzione palesata da Alex Sandro è davvero complicato. Un primo anno da top player, una seconda stagione ad alti livelli, poi altre due di continui passi indietro. Motivi legati al mercato sembravano essere quelli principalmente condizionanti, Alex Sandro sia nell'estate 2017 che in quella 2018 avrebbe accettato di buon grado una cessione, per vari motivi gli assalti prima di Chelsea e poi di Paris Saint Germani sono stati respinti al mittente. Ma il rinnovo firmato negli scorsi mesi sembrava poter porre la parola fine sugli equivoci legati ad Alex Sandro: non alle voci di mercato, quelle sono proseguite, d'altronde non sarebbe stato né il primo né l'ultimo caso di un giocatore poi ceduto pochi mesi dopo aver rinnovato. Il rinnovo sembrava potesse essere la fine dell'involuzione tecnica del brasiliano, che al contrario continua a proporre prestazioni ricche di errori e distrazioni. Non c'è bisogno di andare troppo in là nel tempo con la memoria per accorgersene, disastrosa la prestazione di Madrid, sulla stessa linea quella di Bologna nonostante l'intervento decisivo sul tiro a botta sicura di Mbaye. Ed ora nuove-vecchie valutazioni sono in atto.

CHE SUCCEDE – La prima domanda: ma Alex Sandro è davvero un top player? La risposta che in casa Juve si sono dati è una soltanto: sì. Altrimenti non avrebbero ceduto i bianconeri al braccio di ferro con l'entourage del giocatore, altrimenti non sarebbe stato proposto un rinnovo da oltre 5 milioni netti l'anno più bonus. Che è un modo per aumentare il valore ed evitare di ritrovarsi in estate in una posizione di debolezza come quella che avrebbe avuto la Juve con Alex Sandro in scadenza di contratto. Ma anche un modo per farlo sentire considerato al pari dei big di questa squadra. Però le prestazioni non sono da top, se non sporadicamente. Ecco perché offerte superiori ai 50-60 milioni verranno ascoltate con estrema attenzione. Ecco perché procedono senza sosta i contatti con l'entourage di Marcelo, primissima scelta nel caso in cui poi tornasse d'attualità la possibilità di una cessione di Alex Sandro. Tra i potenziali eredi proprio del brasiliano del Real Madrid, che non vede l'ora di raggiungere Cristiano Ronaldo a Torino. Futuro, non troppo lontano. Intanto serve tornare settati sul presente: sia che possa andare via, sia che possa restare, è necessario che Alex Sandro torni su livelli all'altezza della Juve. È necessario che venga risolto questo mistero, perché le ultime prestazioni sono oggettivamente incomprensibili. Perché se Alex Sandro gioca così, la sua assenza per squalifica contro l'Atletico Madrid può apparire quasi come una buona notizia. Anche se ovviamente non dovrebbe esserlo.