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Questo giorno se lo ricorderà bene Giangiacomo Magnani, difensore del Sassuolo che con la sua rete allo scadere contro l'Inter ha permesso ai suoi di pareggiare 3-3 e alla Juventus di lasciare i nerazzurri  a -8 in classifica. E' un po' come se avesse l'Inter nel destino, Magnani. Il suo esordio in Serie A è avvenuto il 19 agosto 2018 proprio contro l'Inter: grande prestazione per lui e vittoria 1-0 per la squadra di De Zerbi. Un bel modo per cominciare la sua avventura in neroverde. Pochi mesi prima la Juve l'aveva acquistato per 5 milioni dal Perugia.

CONTINASSA - Lui aveva fatto qualche giorno di preparazione alla Continassa prima di trasferirsi al Sassuolo a titolo definitivo per la stessa cifra. I bianconeri hanno un'opzione per riacquistarlo e infatti fu decisivo il via libera della Juve quando la scorsa estate Magnani è andato in prestito al Brescia. Qualcosa però non ha funzionato: solo 3 presenze in metà stagione e a gennaio il ritorno al Mapei. A San Siro è partito dalla panchina, entrando al 79' al posto di Chiriches. Dieci minuti dopo ha segnato il gol del pari, che fa felice lui e la Juve.

L'INTER ABBASSA LA CRESTA - Intanto i nerazzurri devono fare i conti con la classifica. Ora la Juve è a -8 e anche se i bianconeri non hanno assolutamente risolto tutti i loro problemi, la distanza inizia ad essere ampia a 11 partite dalla fine del campionato. Quella di oggi non sembrava una squadra di Conte. Tanti errori per l'Inter, il più clamoroso è stato quello di Gagliardini ma di errori da matita rossa, per i quali Conte si farà sentire, ce ne sono stati diversi anche dietro. Il tutto pochi giorni dopo che sia l'allenatore che molti dei suoi, da Eriksen allo stesso Gagliardini, avevano gettato la maschera e ammesso di credere allo scudetto. Prima si sentivano outsider, dopo la vittoria contro la Samp, Conte aveva avvisato la Juve: "Quest'anno per loro è più difficile, le avversarie sono più agguerrite", aveva detto. Celebre ormai il siparietto in italiano di Eriksen: "Inter-scudetto? Sì". L'Inter si era sbottonata e questa sera ha già pagato il conto. L'umore questa sera era decisamente diverso. E anche le parole: "Dove possiamo arrivare e cosa può succedere non lo so - ha dichiarato Conte a Dazn -, quello che immagino e voglio è che vinciamo le restanti 11 partite, la mentalità vincente è quella che voglio trasferire. Se ci sono altre squadre più brave di noi tanto di cappello".