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AAA cercasi sorriso sul volto di Paulo Dybala. Da tanto, troppo tempo non si vede. Testa bassa per l'argentino, come quando è uscito dal campo dopo il pareggio contro la Lazio arrivato per un suo errore nei secondi finali. La sosta per le nazionali gli è servita a guarire dall'infezione alle vie urinarie che l'ha costretto a non poter rispondere alla chiamata dell'Argentina. Niente, non gliene va bene una. Durante la pausa del campionato Dybala è rimasto a Torino per riflettere e valutare. 

ALLENAMENTI EXTRA - Stop, ma senza rewind. Se Paulo potesse tornare indietro probabilmente lo farebbe ripartendo da quando gli riusciva tutto con il pallone tra i piedi, in quelle partite che risolveva con una giocata delle sue e tutti i compagni correvano ad abbracciarlo. Atri tempi, decisamente meno duri di quelli attuali, in cui comunque l'attaccante è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo anche se non è ancora al top. Dybala vuole riprendersi la Juve e in questi giorni si è allenato anche da solo con un programma differenziato mentre tutti gli altri erano via con le nazionali o a riposo su permesso di Pirlo. 

VERSO IL CAGLIARI - Lui no, testa bassa e pedalare. Sempre e comunque. Vuole tornare al 100% per riscattarsi appena l'allenatore gli darà la possibilità. Oggi ha svolto tutta la seduta con il resto del gruppo (QUI il report dell'allenamento), lo staff medico continua a monitorarlo giorno per giorno per capire se potrà farcela per essere a disposizione già dalla gara di sabato col Cagliari. A meno di scelte clamorose partirebbe comunque dalla panchina, i titolari di Pirlo in attacco sono Ronaldo e Morata. Intoccabili. Se l'argentino non dovesse farcela per sabato, rientrerà nella gara di Champions col Ferencvaros in programma martedì prossimo. Aspettando il primo sorriso della stagione.

Qui potete invece vedere la puntata odierna de L'Osservatore Romano, la rubrica bianconera di Antonio Romano e Marcello Chirico