'Lì era un momento molto delicato. La Champions era un desiderio di Berlusconi e Galliani. Mi sono preso una responsabilità importante. Arrivare in finale contro la Juve, il nostro avversario principale, era una situazione difficile. Arrivare sul dischetto del rigore… Mentre cammini in quei metri ti passa tutto per la testa: il lavoro che abbiamo fatto per arrivare lì, pensi ai milioni di tifosi che aspettano la vittoria della squadra. Se perdi la concentrazione hai meno possibilità di segnare. Mi ero preparato per quel momento. Meno male che ho fatto gol, per me rigorista era più difficile: dovevo dare tranuillità a chi avrebbe tirato dopo'.
L'ex milanista torna a parlare della vittoria di Manchester contro la Juve
L'ex terzino del Milan, Serginho, ha rilasciato delle dichiarazioni al canale Twitch di World Soccer Agency, dove è tornato a parlare della vittoria della Champions ottenuta contro la Juve nel 2003.
'Lì era un momento molto delicato. La Champions era un desiderio di Berlusconi e Galliani. Mi sono preso una responsabilità importante. Arrivare in finale contro la Juve, il nostro avversario principale, era una situazione difficile. Arrivare sul dischetto del rigore… Mentre cammini in quei metri ti passa tutto per la testa: il lavoro che abbiamo fatto per arrivare lì, pensi ai milioni di tifosi che aspettano la vittoria della squadra. Se perdi la concentrazione hai meno possibilità di segnare. Mi ero preparato per quel momento. Meno male che ho fatto gol, per me rigorista era più difficile: dovevo dare tranuillità a chi avrebbe tirato dopo'.
'Lì era un momento molto delicato. La Champions era un desiderio di Berlusconi e Galliani. Mi sono preso una responsabilità importante. Arrivare in finale contro la Juve, il nostro avversario principale, era una situazione difficile. Arrivare sul dischetto del rigore… Mentre cammini in quei metri ti passa tutto per la testa: il lavoro che abbiamo fatto per arrivare lì, pensi ai milioni di tifosi che aspettano la vittoria della squadra. Se perdi la concentrazione hai meno possibilità di segnare. Mi ero preparato per quel momento. Meno male che ho fatto gol, per me rigorista era più difficile: dovevo dare tranuillità a chi avrebbe tirato dopo'.
