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In Italia Moise Kean e Blaise Matuidi, in Francia Prince Gouano. Tanti i casi di razzismo che stanno toccando i campi dei principali campionati al mondo: l'ultimo è accaduto al capitano dell’Amiens - il già citato Gouano - che venerdì sera ha invitato l’arbitro a sospendere la sfida col Digione al 78’ a causa dei versi della scimmia provenienti dalla curva. Un'interruzione durata 6'. 

L'ex Juve, arrivato nel 2011 come il nuovo Thuram, all’Equipe ha raccontato: “Molti me ne avevano parlato male prima che io arrivassi. Ma lì non mi sono mai accaduti episodi di razzismo. Eppure mi ero preparato al peggio, mi dicevo “Ah beh, tanto me l’avevano detto…”. E invece è stato tutto diverso. Sono arrivato a Torino che non capivo una parola di italiano. E il mio professore non parlava il francese. Mi si continuava a ripetere che gli italiani sono razzisti, ma io ho scoperto proprio il contrario. I compagni di scuola mi aiutavano, certi cercavano di farmi da interprete. E mi sono chiesto in seguito: cosa faccio io quando arriva un compagno straniero ad Amiens? Ora ho capito: faccio tutto il possibile perché si trovi bene”.