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Dall'intervista rilasciata da Simone Padoin a Cronache di spogliatoio: "Antonio Conte? Il discorso che ci fece quando mancavano 4 gare fu decisivo, ci disse di crederci perché il Milan era in difficoltà, l’impatto a livello motivazionale fu veramente pauroso. Capitava che volasse di tutto a fine primo tempo quando non era soddisfatto. Nel 2014 eravamo in tournée a Miami e ci aveva concesso la serata libera. Il giorno dopo saremmo ripartiti per l’Italia, così uscimmo e tornammo davvero tardi. Pensavamo che l’allenamento sarebbe stato tranquillo. E invece al mattino ci sfondò, non ebbe pietà. Quando se ne andò fu uno shock. Eravamo pochi perché c'era stato il Mondiale. Nessuno se lo aspettava."

SU ALLEGRI - "Allegri metteva sempre a proprio agio i giocatori, man mano che avanzavamo cresceva la consapevolezza di poter fare grandi cose. La finale di Champions? Non facevamo mai la rifinitura, ma quel giorno eravamo obbligati. Fu bellissimo, si respirava un’aria unica."

SU POGBA - "Chi ci sorprese fu Paul Pogba. Il suo primo allenamento alla Juventus è stato indimenticabile. Aveva 19 anni, veniva da un altro mondo. Ci siamo guardati e abbiamo detto: ‘Ma chi è questo?’, mai visto niente di simile. Un fenomeno".

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