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"Secondo me Cristiano Rolando non andrà via dalla Juventus". Parola di Claudio Pasqualin, uno che di trasferimenti se ne intende. Una vita nel calcio(mercato), storico agente di Alex Del Piero ma anche di Vialli, Bierhoff, Toldo, Gattuso, Montero... Potremmo andare avanti all'infinito, ma con Pasqualin vogliamo analizzare la situazione attuale della Juventus, fuori dalla Champions e con un 'caso' delicatissimo come quello del portoghese: "E' giusto che riprovi a vincere la Champions - ha detto nella nostra intervista - Al di là di tutte le problematiche e gli artifizi fiscali che potrebbero entrare in ballo in caso di ipotesi Real Madrid, il contratto non è scaduto".

A distanza di tre anni hanno fatto bene a prenderlo?
"E' stato un grande colpo, ma l'obiettivo finora è stato mancato. Per dire se è un flop o meno bisognerà aspettare la scadenza del contratto, basta vincere una Champions per ribaltare il giudizio di molti. Se non si vincerà neanche l'anno prossimo si potrà dire che è stato un errore, ma al momento lui ha rispettato tutte le attese sul piano individuale: diciamo, piuttosto, che l'organico della Juve è quello che è".

Si parla di rivoluzione Juve: quali sono i tre giocatori dai quali ripartirebbe?
"Il primo è Federico Chiesa, perché sta facendo molto bene; poi dico Paulo Dybala, anche se su di lui c'è ancora un punto interrogativo; e il terzo è De Ligt, che è cresciuto tantissimo e sta dimostrando di valere la cifra spesa dalla Juve".

Alla fine Dybala rinnoverà?
"Non sarà una trattativa semplicissima ma alla fine penso che firmerà. In questo periodo bisogna accontentarsi, e parlo all'entourage del giocatore, in tempo di Covid non si possono chiedere grandi cifra le richieste vanno ridimensionate".  

Due strade per Morata: o rinnovare il prestito per 10 milioni o riscattarlo pagandone 45.
"Spendere 45 milioni oggi è difficilissimo, la strada più semplice è quella del rinnovo del prestito. Credo sarà la regola del futuro mercato, all'insegna di scambi e prestiti con diritti di riscatti che poi non verranno mai esercitati. Al massimo ci si siederà a tavolino per ritrattare la cifra".

La Juve riproverà l'assalto a Locatelli, è il centrocampista del futuro?
"Penso proprio di sì. E' stato protagonista di due grandi campionati con il Sassuolo, si è conquistato sul campo l'etichetta di grande talento. Inoltre c'è anche quel gol che ha fatto ai bianconeri con la maglia del Milan: magari non conta nulla, ma queste cose sul mercato vengono sempre considerate".

Chi è un giovane emergente bianconero sul quale punterebbe?
"Non me ne vogliano gli altri, ma scelgo Nicolò Fagioli. Si sta affacciando alla grande in prima squadra, sta facendo questo passaggio dall'Under 23 con semplicità, umiltà e l'atteggiamento che l'ha sempre contraddistinto".

Giusto affidarsi ancora a giocatori come Bonucci e Chiellini?
"Non vedo giocatori in grado di sostituirli. Ok prendere qualche giovane vicino al loro, ma giocare al posto di due colonne così importanti è tutta un'altra cosa. Abbiamo visto com'è finita quando ci hanno provato con Rugani... Io penso che ancora un'altra stagione possano reggerla, sono giocatori che si sentono soprattutto quando mancano".

Se arrivasse un'offerta importante per Szczesny cosa farebbe?
"E' uno dei cinque migliori portieri al mondo, probabilmente me lo terrei stretto. E' una delle certezze dalle quali ripartire, l'unico in grado di sostituirlo è Donnarumma".

Cosa deve fare la Juve con Pirlo?
"A me verrebbe da dire 'il ragazzo si farà', come cantava De Gregori. Bisogna aspettare che finisca la stagione per vedere dove arriva e se porta a casa la Coppa Italia, in caso di mancata qualificazione in Champions, per esempio, credo che rischi l'esonero".

Lei è stato lo storico agente di Alex Del Piero, ci racconta un aneddoto su di lui?
"Il primo che mi viene in mente è quando siamo andati in Colorado negli Stati Uniti dopo la rottura del legamento crociato. La prima cosa che ha fatto Ale dopo essersi operato è stata mangiare patatine fritte con ketchup. Capite che rispetto alla sogliola con purè che danno da noi era tutta un'altra cosa...".

Ma è vero che stava per andare al Parma?
"Non è che stava per andare, era tutto fatto per il suo prestito secco in gialloblù. Sono stato io a far saltare l'affare quando era già chiuso, e ricordo che la Juve girò al Parma Dino Baggio, altro nostro assistito, come risarcimento".