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Quell'esultanza di rispetto, e non d'imitazione, era per Paulo Dybala molto più di una dichiarazione d'amore. Era di fatto una certezza d'intenti. Una promessa e un azzardo: non solo la permanenza quasi scritta a Torino e in bianconero, ma la volontà di essere sempre così. Così determinante. 

CI SIAMO - Alle parole, e al gesto, dovranno necessariamente seguire azioni e quindi gol. Per questo l'attenzione si sposta tra campo e rinnovo, come se assistessimo a una partita di pingpong, ma senza il bisogno di tifare per l'uno o per l'altro. Dybala è pronto a legarsi fino al 2026 alla Juventus: siamo ai dettagli da mesi perché questa trattativa è stata ben diversa dalle altre. E' caduta e si è rialzata, è stata portata avanti da un procuratore e da un brand manager, ma alla fine ha sempre e solo deciso Paulo. La Juve ha affrontato il tutto con la massima calma, esponendosi il giorno stesso in cui ha lasciato andare Cristiano Ronaldo. A quel punto è crollato anche l'ultimo muro, legato al ruolo di leader tecnico della squadra. La Juve non aveva più alternative se non Paulo. Paulo non ha mai valutato alternative, se non la Juventus. 

ASPETTANDO ANTUN - Dopo i mesi in Italia, Jorge Antun è rientrato in Argentina con il sì di tutti e della Juve soprattutto. Farà ritorno in Italia insieme a Paulo, domenica atteso in Argentina per unirsi alla Nazionale; definiti gli ultimi bonus, si procederà per organizzare la firma e naturalmente tutto l'intorno. Ossia: annunci e strette di mano, parole e spiegazioni. Del resto, è stata una trattativa senza eguali. Con mille finali e nessuno realmente definitivo. Ma il tempo delle ipotesi è decisamente finito: Dybala rinnoverà e lo farà appena possibile.