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Nella giornata di ieri è balzato agli onori della cronaca per un commento sulle differenze tra le due squadre in cui ha giocato negli ultimi tempi: "L'Atalanta è il club giusto per i giovani che vogliono migliorarsi", ha detto ai microfoni di Fanatik. "Gli allenamenti sono più duri che alla Juve, alcune volte prevedono 8-10 km di corsa. C'è un vivaio florido e a Zingonia ci sono le migliori strutture d'Italia". Merih Demiral, almeno a giudicare da queste parole, a Bergamo è stato più che bene. La sua permanenza, però, non è più così scontata. Se fino a qualche settimana fa, infatti, il suo riscatto da parte dei nerazzurri sembrava soltanto una formalità, ora lo scenario si è quasi capovolto: per Gianpiero Gasperini il difensore turco non è una priorità, tanto che ora la Dea potrebbe sì decidere di acquistarlo ai 20 milioni di euro pattuiti, ma solo per poi rivenderlo a una cifra parecchio superiore, un po' come fatto con Romero la scorsa estate. 

Per Demiral, però, non sono ancora arrivate offerte di rilievo. Ecco perchè l'Atalanta potrebbe cambiare idea e rispedirlo al mittente, alla Juve che a quel punto - come sottolineato da La Gazzetta dello Sport - avrebbe di fronte a sè due strade: vendere il giocatore, magari anche incassando più di quanto concordato con gli orobici, oppure trattenerlo per ingrossare il reparto difensivo. Più facile a dirsi che a farsi, anche perchè il classe 1998 dovrebbe convivere anche con il coetaneo Federico Gatti, un centrale aggressivo e fisico proprio come lui. Forse non la scelta più logica, con la Signora che potrebbe quindi decidere di valutare una diversa opzione.