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Gli è andata bene ancora una volta, alla Juve! Un tiro in porta, un goal segnato. Una quindicina di tiri nella propria, un goal subito. La partita ad Amsterdam ha fatto vedere una squadra sistemica, portatrice d’un calcio propositivo e una squadra passiva, portatrice d’un calcio episodico. Doveva finire almeno 3 a 1 per gli olandesi. Ma il calcio è così. Troppo spesso vince il peggiore. Con la Juve quasi sempre! Basta pensare a quanto è successo col Milan, nell’ultima di Campionato!
 
Se a Torino non si presenta un arbitro imparziale e di valore come lo spagnolo Del Cerro Grande, l’Ajax avrà molte difficoltà. Altrimenti, molto probabilmente passerà il turno. Gli juventini, abituati agli arbitri nostrani, hanno anche provato a dire che quel lieve tocco di Tagliafico sulla spalla di Bentancur era rigore. Forse non hanno visto il carpiato rovesciato, quello sì da Olimpiadi, del centrocampista juventino. Ma loro, gli juventini, sono abituati all’Italia, all’arbitro amico, ai guardalinee amici, al quarto uomo amico, al VAR amico. Di solito non giocano in 12 contro 11, ma in 15 contro 11 .
 
Sì, contro l’Ajax martedì, la Juventus potrebbe anche vincere, ma a un patto: come dice Antonello Venditti, “ci vorrebbe un amico”. Non è difficile che lo trovi.