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L'agente Vincenzo Morabito, a Tuttosport, ha raccontato alcuni retroscena del mancato acquisto di Haaland da parte della Juventus: "Erano scettici sulla rivendita, i norvegesi, sicuri che Haaland alla Juventus sarebbe rimasto a lungo trattandosi di un top. Tanto che, in alternativa, si valutava un premio per il Molde al primo rinnovo di contratto. Il 12 gennaio Solbakken si presentò in Italia per incontrare Cherubini. Ci trovammo all’hotel Westin Palace di Milano. Quando la società venditrice si muove, di solito è un buon segno.... Tutti, anche Paratici e Marotta, erano straconvinti dal punto di vista tecnico. I dubbi erano economici perché con il senno del poi è facile dire che 2.5 milioni sono pochi, ma investirli su un minnorenne non è semplice. Non caso la Juventus era l’unico top club in corsa. I bianconeri, pur di assecondare il giocatore che mirava a giocare fin da subito a livello di prima squadra e non in Under 23, provarono a imbastire una sinergia con il Genoa. Però... Purtroppo, una settimana dopo l’incontro, la trattativa con il Molde si fermò perché la proprietà juventina ritenne fuori dai parametri del club un investimento da 2.5 milioni per un ragazzo del vivaio. Non è stato un errore, lo definirei più un peccato: succede spesso nel calcio. La Juventus fece davvero il massimo. Saltato l’affare con i bianconeri, Haaland, grazie a Raiola che poi è diventato il suo agente, si è trasferito prima al Salisburgo e in seguito al Borussia Dortmund"