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La Juventus domani alle 15 affronterà il Brescia con l'obiettivo di ripartire subito col piede sull'acceleratore dopo la sconfitta di Verona e il pareggio in Coppa Italia a San Siro contro il Milan. La squadra di Sarri è a caccia dei tre punti anche per allontanare le critiche arrivate nelle ultime settimane che accusavano l'allenatore di mancanza di gioco. A presentare la partita i microfoni de Ilbianconero.com è Davide Torchia, agente tra gli altri di Daniele Rugani ed Ernesto Torregrossa.

Rugani può avere più spazio nella seconda parte di stagione?
"Daniele sta facendo di tutto, nelle ultime partite è andato benissimo. Peccato che non è rientrato nelle ultime rotazioni".

E' stato vicino a lasciare la Juve nel mercato di gennaio?
"Sì, ma alla fine è rimasto perché c'è stato un altro infortunio (Demiral, ndr) e la Juve non poteva permettersi di rimanere con soli due difensori centrali di numero. Daniele ha pensato al bene della Juve, è rimasto pur sapendo che da un'altra parte magari avrebbe potuto trovare più spazio".

La difesa è il punto debole della Juve di Sarri?
"Giocano in modo diverso rispetto agli anni precedenti, tendono molto di più alla fase offensiva e logicamente la copertura viene fatta da tre o quattro giocatori. Non credo sia una questione di singoli, perché negli ultimi mesi Demiral e Rugani sono sempre stati tra i migliori in campo quando hanno giocato. Penso sia più un discorso si manovra difensiva, di reparto".

Tridente sì o tridente no?
"Nel calcio non è importante con quanti attaccanti giochi, ma da quanto sei bilanciato. Si può giocare anche con una sola punta ed essere sbilanciati o viceversa".

La gara di domani con il Brescia può essere insidiosa per una Juve non al massimo della forma?
"In Serie A non puoi permetterti di giocare nessuna partita in condizioni non ottimali o di sottovalutare l'avversario. Anche se il Brescia non ha Torregrossa che ha avuto un affaticamento muscolare all'adduttore e preferiscono in rischiarlo, e anche Tonali ho letto che è a rischio. Quindi mancano due giocatori che fanno parte dell'asse portante della squadra".

Torregrossa è una delle sorprese degli ultimi mesi di campionato?
"Ernesto sta andando molto bene ed è sotto gli occhi di tutti, siamo molto contenti per quello che sta facendo nella sua prima stagione in Serie A, ma come tutti i compagni cercherà di fare di più per raggiungere una salvezza che si può ancora conquistare".

Tonali sarà il pezzo da novanta del prossimo mercato?
"Se io fossi una squadra come la Juve o come l'Inter farei di tutto per prenderlo. Ma non solo perché è giovane, ma soprattutto perché è un giocatore sia di quantità che qualità. Un centrocampista moderno capace di svolgere più ruoli in quella zona di campo. In tanti lo paragonano a Pirlo, ma io credo che Tonali abbia caratteristiche diverse rispetto ad Andrea, anche perché di giocatori come lui ne nascono uno ogni 30 anni".

C'è il rischio che vada all'estero?
"Penso che molto dipenderà dalla sua volontà. Se io fossi in lui rimarrei in Italia. Se arriverà in una squadra del livello della Juve ci sarà tanta competizione ma anche tante competizioni da giocare, in questi club il livello è molto elevato e non puoi permetterti di sbagliare nulla: né in allenamento né in partita. La mentalità che si ha in queste società è quella di vincere per forza tutti i giorni".