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Cristiano Ronaldo è il primo Pallone d'Oro preso dalla Juventus. Ci spieghiamo: gli altri, da Sivori a Nedved, passando per Paolo Rossi, Platini, Baggio e Zidane, il riconoscimento l'hanno vinto 'in casa', quando erano già bianconeri. Ronaldo invece no: prima ha vinto - tra Manchester United e Real Madrid - poi è venuto a Torino. Per vincere. Già, ma da quando è arrivato lui non è che la situazione sia cambiata di molto rispetto alle stagioni precedenti.

WORK IN PROGRESS - Cristiano continua a segnare e infrangere record, la Juve ha subito una brusca frenata nella sua crescita. E' questa l'analisi del Corriere dello Sport, secondo il quale l'arrivo di CR7 ha condizionato le scelte e confuso le idee. Gli scudetti? Sì ok, ma arrivavano anche con Matri e Vucinic. Ronaldo era arrivato con una missione ben precisa: vincere la Champions League. Un lavoro ancora work in progress ma che finora non ha portato i risultati sperati. L'arrivo del portoghese ha fatto saltare tutto il banco, la società ha rinforzato l'attacco calando a centrocampo (Da Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba a Bentancur, Ramsey e Rabiot nel giro di cinque anni). 

CICLO - Per alcuni è la fine di un ciclo, quello bianconero, che secondo il quotidiano ha bisogno di rinnovarsi pezzo per pezzo. Il rischio è quello di fare la fine della Juve di Maifredi, allenatore bianconero nel 1990-91 che nell'anno di transizione, nonostante l'arrivo di Roby Baggio nell'estate precedente - che può essere paragonato alla presenza di Ronaldo nella squadra di oggi - non arrivò in Europa. Ecco, Pirlo non può permettersi questi buchi nell'acqua. Lui lo sa bene, i periodi di transizione alla Juve non esistono. E così, si affida (anche) ai gol di Ronaldo.