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Dejan Kulusevski è un giocatore ancora da scoprire del tutto per la Juventus. Un investimento giovane e importante che finora ha lasciato intravedere sprazzi ma che ancora, tra prestazioni altalenanti e utilizzi tattici scostanti, non è riuscito a incidere ed esplodere per quello che è il suo potenziale. Spesso chiuso in bianconero dai vari Chiesa e Dybala (e prima ancora da Ronaldo, ora non più presente in rosa) Kulusevski trova nelle gare con la nazionale il momento ideale per mettersi in mostra e convincere Allegri "a distanza", in attesa di rientrare a Torino e provare a convincerlo "in presenza".

E per adesso il 21enne di Stoccolma dalle macedoni origini sta ben sfruttando la pausa nazionali. L'altroieri sera è arrivata una vittoria nientemeno che contro la Spagna, che non perdeva nelle qualificazioni mondiali dal 1993: un 2-1 in riforma che porta lo zampino di Kulusevski, autore dell'assist per il gol-partita di Claesson. E a certificare il suo impatto sul match, le parole del c.t. avversario Luis Enrique nel post-gara: "Lui e Isak ci hanno creato tanti problemi".

Archiviato un capitolo, in settimana ne arrivano altri due: amichevole con l'Uzbekistan e nuovamente qualificazioni contro la Grecia. Altre due occasioni in cui guidare la Svezia e convincere la Juve, che nel marasma degli ultimi due giorni di mercato, quando c'era da fare una cessione se si voleva tentare l'assalto in extremis al centrocampista mai arrivato, aveva pensato per un attimo di poter vendere Kulusevski. Ciò non è avvenuto, e Allegri può contare anche su di lui in vista della sfida di Napoli di sabato 11.