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In Italia è scattata la Kulusevski-mania. Ma mica da oggi: l'ultimo gol ieri sera contro il Verona ha aumentato ancora di più l'interesse verso questo ragazzo classe 2000 che alla prima stagione in Serie A ha avuto un impatto pazzesco: 7 gol e 7 assist in 30 presenze stagionali, sempre presente nel tridente di D'Aversa: l'intuizione dell'allenatore del Parma di schierarlo in attacco ha dato una svolta alla carriera dello svedese: a gennaio infatti la Juve ha investito 35 milioni (più bonus) per superare la concorrenza delle altre big e assicurarsi uno dei giovani più forti sul panorama europeo.

L'ESPLOSIONE - I tifosi non vedono l'ora di vederlo con la maglia bianconera, Kulusevski è concentrato sul presente e continua a incantare tutti in gialloblù. Sarri, intanto, inizia a studiare la squadra del futuro. Dove può giocare Kulu? L'idea dell'allenatore è quello di schierarlo esterno alto a destra, in quel ruolo nel quale quest'anno è esploso crescendo di partita in partita. D'Aversa l'ha preferito fin da subito a Karamoh, per Sarri probabilmente sarà la prima alternativa in quella posizione. 

L'INCOGNITA - Tra le caratteristiche principali di Kulusevski c'è quella di partire a campo aperto e arrivare in porta. Un fulmine quando parte coast to coast. Con il Parma gli riesce facile: i gialloblù incontrano spesso squadre che giocano in attacco e tendono a scoprirsi, e quando lo svedese riparte in contropiede è letale; la giocata decisiva arriva sempre, che sia un assist o un gol. Dal prossimo anno però difficilmente si vedranno grandi sgroppate in contropiede, alla Juve i ruoli si ribaltano: Kulu giocherà in una squadra che attacca per prima, davanti potrebbe ritrovarsi difese schierate e squadre chiuse a riccio anche con nove/dieci giocatori dietro la linea del pallone. I famosi pullman davanti alla porta. A quel punto lo svedese non avrebbe più spazio per le sue accelerate, e dovrà inventarsi nuove giocate.

L'ALTRO RUOLO - Giocatore duttile Kulusevski, che nasce interno di centrocampo nell'Atalanta Primavera campione d'Italia: in quel ruolo ha vinto il premio come miglior giocatore della fase finale. Ecco perché non sarebbe così strano se Sarri decidesse di arretrarlo qualche metro schierandolo mezz'ala: quel famoso centrocampista d'inserimento che è mancato quest'anno a causa dei problemi di Khedira e Ramsey. Se manca un giocatore per "riempire" l'area di rigore quando l'allenatore sceglie il tridente col falso nueve, lo svedese può essere l'arma in più: 11 i gol segnati l'anno scorso con l'Atalanta schierato sulla linea di centrocampo con il compito di entrare in area avversaria. Idee e progetti per il futuro, la Juve aspetta Kulusevski: a Torino sono già pazzi di lui.