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Trovare un ruolo fisso a Dejan Kulusevski sarebbe come limitarlo. Per Paratici ha una dimensione internazionale, per Pirlo è l'uomo adatto a ogni posizione: dal centrocampo in su può giocare davvero ovunque, dove lo metti sta e negli ultimi mesi l'allenatore ha sfruttato la sua duttilità per coprire un buco in attacco. Certo, da seconda punta è un po' sacrificato perché le caratteristiche principali dello svedese sono quelle di partire a campo aperto palla al piede possibilmente dalla fascia destra; per quello il giocatore sta faticando un po' dopo un avvio col turbo alla prima stagione juventina.

NUOVO, VECCHIO RUOLO - Ma è anche comprensibile che un ragazzo di vent'anni trovi qualche difficoltà nella miglior squadra della Serie A dopo un solo anno tra i grandi a Parma. Nel futuro di Kulusevski però c'è un nuovo ruolo: Pirlo vuole sperimentarlo da mezz'ala di centrocampo con compiti di allargarsi e partire sulla fascia. Non nuovissimo in realtà, perché Dejan in quella posizione ci aveva già giocato ai tempi della Primavera dell'Atalanta vincendo anche il premio come miglior giocatore delle fasi finali del campionato nel 2018/29, anno in cui i nerazzurri conquistarono lo scudetto.

ALLA DE BRUYNE - Paratici è convinto che "può trasformarsi in una mezz'ala alla De Bruyne o in un trequartista dinamico, corre 12 chilometri a partita". Quantità e qualità per avvicinarsi al livello del centrocampista del Manchester City, la Juve ci spera e punta sul lavoro di Andrea Pirlo: "Può fare benissimo le due fasi, cerchiamo di farlo crescere molto". L'idea, come riporta La Gazzetta dello Sport, è quella di farlo partire più lontano dalla porta per dargli più spazio, che giocando nella Juve riesce a trovare meno rispetto a quando era al Parma perché chi gioca contro i bianconeri tende a chiudersi di più.

I CONSIGLI DI CR7 - Per questo nelle prossime partire Pirlo lo sperimenterà in un ruolo ibrido tra centrocampista e trequartista, pronto a partire palla al piede in quel ruolo nel quale è esploso in Primavera con la maglia dell'Atalanta. La società è convinta di avere tra le mani un top player e vuole costruire intorno a lui e altri giovani la squadra del futuro. Il tempo è dalla sua parte, la qualità anche: ci sono ampi margini di miglioramento perché il giocatore ha caratteristiche per sfondare anche in campo internazionale. Dopo sei mesi in bianconero è ancora in fase di rodaggio, Ronaldo l'ha preso sotto la sua ala e lo allena sui colpi di testa. Pirlo intanto studia una nuova posizione per Kulusevski, che se trova continuità può fare della duttilità la sua arma in più.