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Le due settimane di sosta stanno portando un pò di tregua nell'ambiente bianconero, destabilizzato totalmente dall'avvio di stagione sconcertante della squadra allenata da Massimiliano Allegri. I risultati ottenuti infatti riportano alla luce le grigie annate post Calciopoli, quando sulla panchina della Vecchia Signora sedevano Ferrara, Delneri o Zaccheroni. Proprio per questo, servirà un cambio di marcia da parte di tutti se si vuole salvare la stagione e provare a lottare ancora per il titolo. La scossa dovrà si arrivare in primis dall'allenatore livornese, ma anche i giocatori dovranno mostrare una totale evoluzione. 

POCO INCISIVO - Uno di questi è il neo arrivato Filip Kostic, ancora sottotono e quasi mai decisivo nelle gare in cui è sceso in campo. L'ex esterno dell'Eintracht è stato infatti comprato per degli obiettivi mirati, quelli di saltare l'uomo e crossare a centro area per i suoi compagni. Almeno, queste erano le sue doti migliori mostrate nell'esperienza tedesca, ma che a Torino si stanno rivelando un vero e proprio buco nell'acqua. Già, perche gli assist da attribuire al serbo sono solamente 2 e il numero di 'traversoni' effettuati durante ogni singola gara va ben sotto la media. Gli si può contestare di meno il fatto che sia ancora a secco di gol, ma la sua vera natura non gli richiede di essere un 'rapace d'area'. Lo stesso discorso lo si può fare per i dribbling tentati e per la volte in cui ha provato a saltare l'uomo, con esiti altrettanto negativi. Bisogna però riconoscergli l'attenuante dello 'sciagurato' contesto in cui è capitato, oltre al momento, anch'esso non proprio idilliaco