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Kolo Muani, la grande occasione: da quanto non segna e le ultime sul futuro

Benedetta Panzeri
23 apr 2025

L'occasione è una di quelle da cogliere al volo, perché potenzialmente in grado di cambiare un futuro già scritto. Salvo sorprese dell'ultim'ora, Randal Kolo Muani partirà dal primo minuto nel match di questa sera tra Juventus e Parma, al fianco di Dusan Vlahovic con cui ha condiviso un'intera gara solo nella devastante notte di Coppa Italia, quando è poi maturata una clamorosa eliminazione contro l'Empoli. Approdato alla Continassa a gennaio in prestito secco, l'attaccante francese ha subito convinto Thiago Motta e "rubato" il posto al serbo classe 2000, con un vero e proprio exploit segnato da cinque goal nelle sue prime tre partite in bianconero.

Da quanto non segna Kolo Muani

Poi il rallentamento - anzi, lo stop quasi totale - e l'esclusione dai titolari da parte di Igor Tudor, che lo ha relegato in panchina rivalutando Vlahovic. Kolo Muani, dunque, è a digiuno dal goal dal 7 febbraio scorso, quando ha segnato una doppietta al Como. E gli servirà molto di più per conquistarsi la riconferma a fine stagione, tutt'altro che scontata considerando anche le cifre che ballano: il PSG, che lo ha pagato circa 95 milioni di euro un paio di anni fa, ne vorrebbe una sessantina per liberarlo a giugno ed evitare una minusvalenza, ma è chiaro che una valutazione di questo tipo sia completamente fuori dalla portata della Juventus.

Kolo Muani può restare alla Juventus?

Che al massimo potrebbe ragionare nell'ottica di un nuovo prestito, ma solo, appunto, se sarà convinta di voler puntare su di lui anche per il futuro. Il classe 1998, intanto, scalpita per il match di questa sera, che sa di non poter sbagliare: l'assenza di Kenan Yildiz, che non è ancora al meglio e dunque con tutta probabilità si accomoderà in panchina, rappresenta per lui una grande chance per mettersi in mostra e, soprattutto, segnare, o almeno per mettere Vlahovic - un altro che ha il suo stesso problema di astinenza - nelle condizioni di farlo.

Le parole di Tudor

La Juve, del resto, ha maledettamente bisogno delle reti dei suoi attaccanti, motivo per cui già sabato Tudor non aveva escluso la possibilità di schierarli insieme: "Vediamo. Può succedere, come no. Kolo ha lavorato bene e mi è piaciuto tanto, ma così anche Conceicao: mi sono piaciuti tutti e non posso dire molto di più". Il momento della verità è sempre più vicino, e questa volta non si torna indietro. Randal deve "alzare la voce", per ricordare al mondo bianconero che sì, c'è anche lui e merita più spazio.