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Imprigionato, incatenato, bloccato a Roma, sponda biancoceleste. Così Keita Balde Diao sta vivendo queste ore (che spera siano le ultime) da giocatore della Lazio. L'ha detto e ribadito più volte: vuole la Juve. Ma, non ascoltato, ha deciso di disertare allenamento e cena. Una telenovela infinita, che vede come protagonisti l'attaccante senegalese e il presidente Lotito - con la Juve nel futuro -, e che ora è destinata ad arricchirsi di nuovi personaggi. Quali? I legali. 

CALENDA - Il procuratore di Keita, ha attaccato così la Lazio: "Perché Keita era assente agli allenamenti? Perché è esasperato per una serie di comportamenti della società che non è più disposto a sopportare. Da ultimo, sono arrivate anche le scritte offensive sui muri a Formello, evidentemente alimentate dalle dichiarazioni fuorvianti con le quali la Lazio sta gestendo la sua vicenda. Nonostante i risultati, la Lazio non ha dimostrato mai di credere in lui, di avere per lui il progetto che merita. Dopo la stagione con Pioli, aveva chiesto di essere ceduto. La Società gli ha promesso un posto in squadra con Inzaghi e un contratto da top player. Ma nulla di ciò si è verificato: nessun nuovo contratto gli è stato proposto né nel 2015-16, né nel 2016-17; e con Inzaghi è stato impiegato con un po' di continuità solo nel finale di stagione. Ciononostante, lo ha ripagato con 16 reti. Va considerato che con questa Società il dialogo è difficile. Tempo fa abbiamo scritto per chiedere un incontro, ma non abbiamo ricevuto risposta né siamo stati convocati". 

AVV. GENTILE - Pronta la risposta dell'avvocato Gentile, legale dei biancocelesti: "Keita non si è presentato, in questo caso, la Lazio allora avrebbe la facoltà di multare il giocatore, che come tutti i lavoratori ha anche dei doveri oltre che dei diritti. L’eventuale sanzione sarà poi graduata in base alla gravità dell’inadempimento. Se invece il comportamento del calciatore dovesse prolungarsi, allora il club dovrà rivolgersi al Collegio Arbitrale, che convocherà le parti affinché venga definita la giusta sanzione".

LA CHIUSURA - La Juve è pronta a chiudere, e stringe i rapporti con la Lazio, e l'aver sottolineato di non essere l'artefice del caos è una mossa importante in questo senso. Richiesta (30 milioni) e offerta (20 più bonus) si avvicinano, ma la chiusura non è alle porte. Prima Keita dovrà risolvere la sua situazione con il club, poi la Juve tornerà all'assalto, convinta di poterlo prendere per un cifra vicina alla propria idea. In questo momento, però, è essenziale muoversi con cautela.