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Un rinnovo pronto per essere firmato, ma che ancora non vede la luce ne comunicati ufficiali. E una ragione c'è. In casa Juventus e in casa Moise Kean si riflette sul futuro. La lista cessioni per Paratici è ricca, con diversi nomi in bilico, alcuni più in voga di altri: tra questi, almeno inizialmente, non c'era il centravanti classe 2000 che però sta scalando posizioni. L'idea era ben chiara: prima Gonzalo Higuain, poi Mario Mandzukic, ma non Moise Kean. Però il mercato si muove rapidamente e così, dopo gli acquisti anche il numero 18 può essere inserito tra i cedibili. 

I MOTIVI E L'ADDIO - Prima di tutto, dietro questa decisione c'è la questione minutaggio, unita alle garanzie di una titolarità crescente: un elemento che al momento manca, con Sarri appena arrivato e un Kean non ancora in ritiro, ma che può smuovere la voglia di Mino Raiola di vedere il suo gioiellino protagonista assoluto. E così l'agente continua a sondare tutti i diversi club interessati. La Juve, dal canto suo, no chiude le porte alla cessione, almeno non preventivamente: le riflessioni ci sono, soprattutto in caso di una super offerta, che vorrebbe dire maxi-plusvalenza. Pensieri in corso, con valutazioni su larga scala: dal comportamento al valore tecnico, per arrivare all'incasso e alla possibilità di una recompra. Sullo sfondo sempre quell'accordo verbale tra le parti: 2024 a 2 milioni di euro a stagione. Ma servono nuove garanzie, da entrambe le parti.