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Non solo mercato in entrata, la Juve si concentra anche sul futuro dei suoi gioielini. Ieri si è parlato del rinnovo di Francesco Cassata (leggi qui), ma a tenere banco è anche la firma di Moise Bioty Kean, classe 2000 già in col in Serie A, ma che da quel dannato rigore contro la Fiorentina con la maglia della Primavera non sta vivendo un grande momento. Poco importa, perché non è un rigore a mettere in dubbio qualità e futuro. I contatti con Raiola, agente del ragazzo, proseguono, e in queste ore sono destinati a intensificarsi ulteriormente.

LA SITUAZIONE - Il nodo non è intorno alle cifre. L'intesa economica è stata raggiunta da tempo: 200.000 euro netti a stagione per tre anni (massimo consentito per un minorenne). Niente cifre indecenti, contrariamente a quanto vociferava qualcuno. Massima serietà anche in questa circostanza. E allora cosa manca? Il problema è uno solo: stabilire il piano per l'immediato futuro. Da decidere in fretta, perché arrivare a luglio senza un'intesa in tal senso potrebbe rimettere in discussione tante cose.  

LE OPZIONI - Tre strade davanti al ragazzo. Quella consigliata dal navigatore Raiola porta al prestito all'estero, con lo Zwolle come prima proposta e ultima quella  dell'Ado Den Haag, in Eredivise. L'agente non direbbe no nemmeno alla permanenza alla Juve, ma in quel caso vorrebbe sentir parlare solo di prima squadra. Qui la Juve, che al prestito all'estero dice no per ora, si mostra più possibilista, anche se i bianconeri opterebbero per un doppio ruolo di protagonista in Primavera e comparsa in prima squadra. Così da far diventare Kean un club trained player. La terza via, quella maggiormente gradita alla Vecchia signora, è quella di un prestito in Italia, dove però il ragazzo abbia garanzie di impiego. C'è la coda, ovviamente.

@Edosiddi