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Moise Kean saluta e se ne va. Non l'ha ancora fatto ufficialmente, ma nel corso della giornata odierna il classe 2000 dirà addio alla Juventus. Le visite mediche e poi la firma con l'Everton. Lascerà dopo tanti anni in bianconero, nonostante la giovane età, lascerà perché questa - pur tra l'incomprensione dei più - si è rivelata essere la scelta migliore per tutte le parti in causa. Un incontro e qualche telefonata prima di prendere una decisione, quella che ha portato a un affare da 40 milioni di euro complessivi, che attende solo di essere ufficializzato. Addio o arrivederci che sia, perché anche di questo può trattarsi.

PLUSVALENZA E OFFERTA - Una cessione che sblocca il mercato. Così è arrivata l'offerta dell'Everton per Kean, l'unica in quel momento. E soprattutto molto ricca, in grado di garantire una maxi plusvalenza, essendo lui un prodotto del settore giovanile. 40 milioni, utili per far respirare il bilancio.

LE ROTAZIONI - Il ruolo non garantito ha fatto la sua parte, con le rotazioni di Maurizio Sarri che nei progetti sulla carta ancora nono lo coinvolgevano quanto lui e il suo agente Mino Raiola avrebbero voluto. La stagione dell'esplosione e di tantissimi minuti in campo? La Juve non ha dato garanzie in questo senso.

IL TEST - Cambiare aria per testarsi e per testare. Lo vuole lui, lo vuole la Juve, che - anche in seguito ai fatti della Nazionale - ha pensato di valutarne la crescita, a distanza, fuori da quella "comfort zone" che rischia di annebbiarne il futuro.

L'INGAGGIO - Anche il lato economico, nonostante la giovane età, ha fatto la sua parte: sì, perché i 3 milioni di euro a stagione offerti dall'Everton (1 in più rispetto alla proposta di rinnovo della Juve) sono un marchio importante e significativo. Il club inglese punta forte su Kean.

LA SPERANZA - Nelle pieghe di questo trasferimento, poi, c'è una speranza: il ritorno in bianconero. In futuro, con la maturità già affrontata. Tutto in quella prelazione, che permetterà di pareggiare ogni possibile offerta di un terzo club. Una piccola porta, da aprire quando sarà il momento, che per ora ha spinto tutti al sì. Ultimo e decisivo.