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Moise Kean non ha mai bruciato le tappe. Le ha divorate. Velocemente. Senza fermarsi, né guardare indietro. E oggi si ritrova a testa alta tra i più grandi, sebbene in un'amichevole con poche pretese e una squadra rimaneggiata. Sì, tutte le attenuanti del mondo, con tanto di forza per trattenerlo coi piedi per terra: eppure, è il primo classe 2000 a vivere l'azzurro. Quello vero. 

I RECORD - Aggiornando la sua lista di straordinarie prime volte, oggi Kean è diventato il primo "millennial" a giocare in Champions League; il primo "millennial" a giocare e segnare in Serie A. E pure il primo "millennial" a giocare con l'Italia. Non c'è che dire: un personalissimo triplete che lancia la sua storia tra le più belle. E la Juve vuole tenerselo stretto, con un occhio fisso rivolto alla sua crescita. Sarà prestito, sarà minutaggio. Sarà la volta di responsabilità e dimostrazioni. E in bocca al lupo...