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Il ragazzo dei record non ne ha ancora abbastanza. Moise Kean, primo calciatore nato nel nuovo millennio a segnare un gol in Serie A e ad esordire in Champions League, ha raggiunto un nuovo primato. La maglia stavolta non è quella della Juventus, bensì quella azzurra: il calcio di rigore trasformato contro la Tunisia gli è valso il titolo di primo classe 2000 a siglare una rete con l’Italia Under 21.

KEAN È GIÀ GRANDE - Lo stupore per i primi lampi nelle giovanili e per l’impatto con il “calcio dei grandi” ha ormai fatto spazio ad una consapevolezza: Kean, grande, lo è già. E va trattato come tale, a maggior ragione dopo la prima vera stagione disputata (tra alti e bassi) in Serie A, con la maglia del Verona. La Primavera era un vestito che gli andava già stretto, come quell’Under 20 abbracciata e subito “lasciata” con una doppietta alla Polonia. Così, dopo un’estate trascorsa al centro del mercato, la Juve non ha avuto dubbi sulla dimensione di Kean, proiettato subito alla Continassa per allenarsi agli ordini di Allegri con Ronaldo e compagni. “La sua gestione riguarda la prima squadra”: lo ha confermato, non a caso, il direttore sportivo della Juve Under 23 Federico Cherubini.

TRA OFFERTE E FUTURO - Vero è che l’ipotesi di un Kean lontano dalla Juve è stata a lungo concreta, fino all’ultimo giorno di agosto. All’inizio ci aveva provato il Monaco, con un’offerta rispedita al mittente poiché priva di quel diritto di recompra considerato requisito primario dai bianconeri per chiudere l’affare. Poi dalla Spagna ecco farsi avanti il Leganés, prima dell’Eintracht Francoforte e delle offensive dei club italiani (dall’Udinese al Parma). Senza dimenticare l'Olympique Marsiglia e gli sguardi sempre attenti dall'Olanda. Il suo agente Mino Raiola era ed è tutt’ora al lavoro per trovare la migliore soluzione al proprio assistito. Per Kean intanto è arrivato l’esordio stagionale in Champions League, nel secondo tempo del match contro lo Young Boys. Un primo passo per lui, che scalpita per ritagliarsi uno spazio anche in un reparto offensivo pieno di fuoriclasse. I mesi che lo separano dal mercato di gennaio saranno in questo senso decisivi, ferma restando la volontà da parte della Juve di non perdere il controllo sul futuro di Moise e anzi di rinnovare il contratto in scadenza nel 2020: il futuro è adesso, per il ragazzo dei record.
 


@mcarapex