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Fa parte della Juventus, per la seconda volta in carriera, ormai da due settimane abbondanti. Ma è oggi, da nemmeno un'ora, che si è presentato ufficialmente ai media Moise Kean. Un attaccante difficile da inquadrare, anche in virtù della sua modernità: un po' prima punta, un po' seconda. L'ideale per un sistema di gioco come quello di Max Allegri, che oscillerà tra uno schieramento e a 3 e uno a 2.

JOLLY PERFETTO - Kean, infatti, può essere impiegato sia in un 4-2-3-1 o 4-3-3 come punta centrale, e infatti è stato il sostituto di Morata per l'ultima parte di gara sia a Napoli in campionato che in Svezia in Champions. Ma nell'ottica di un tandem d'attacco può fungere da seconda punta in appoggio allo stesso Alvaro, oppure come prima punta accanto a Dybala. Duttilità futuribile, potremmo sintetizzare, quello che serve a una Juve che, con l'Allegri-bis, riparte anche dal Kean-bis. Ma tutti questi discorsi sono già racchiusi nel numero di maglia del figliol prodigo Moise: 18, che ricorda l'1+8 di Ivan Zamorano nell'Inter di Ronaldo Fenomeno. Centravanti ma non troppo. Attaccante per tutti gli usi.