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A 3 'Na Arena, Kaio Jorge parla del ritorno dopo l'infortunio. 

IL PERCORSO - "Ho iniziato a 15 anni tra i professionisti, sono 5 o 6 anni ormai che sono in campo tra i grandi. Mi sento meglio, ho passato mesi complicati. La rottura del ginocchio è stata pesante, crociato compreso. Ci ho messo nove mesi, ho provato a forzare e ormai da qualche giorno sto provando ad allenarmi con il gruppo. 

L'ESPERIENZA FUORI - "Ho lasciato la mia famiglia quando avevo 10 anni. Fino ai 19 è stato così, è complicato stare lontano dai genitori, ma anche dagli amici. Qui alla Juve ho il mio posto, sto bene, ho i miei giorni pieni". 

TORNARE DOPO L'INFORTUNIO - "Non c'è paura, è il dolore. Il primo pensiero era poter tornare a giocare. Ed è andata bene". 

IL PASSAGGIO ALLA JUVE - "Ho sempre giocato, dopo il Santos, di giocare in una grande d'Europa. E l'ho realizzato. La differenza è la cultura tattica, devi stare concentrato in fase difensiva. Il gioco più rapido? Molto più rapido rispetto al Brasile. Sono migliorato anche in marcatura, nella prima pressione". 

COME DYBALA - "C'erano Cristiano, Dybala, Chiellini quando sono arrivato. Ho sempre giocato da centravanti, ho sempre fatto diversi gol in quel ruolo lì. Mi piaceva giocare anche più dietro, magari nel ruolo di Dybala che variava tra centrocampo e attacco. Mi adatto bene in quel ruolo, posso fare il falso 9 o quello vero, giocare anche di sponda".