Ilbianconero.com

  • AFP or licensors
    Juventus...e se Tudor ci fosse stato dall'inizio?

    Juventus...e se Tudor ci fosse stato dall'inizio?

    • Andrea Ajello
    La domanda che molti adesso si stanno facendo, il pensiero che già era nato dopo il primo tempo di Roma-Juventus e che si è fatto sempre più forte e insistente adesso. Ora che la Juve ha superato il Lecce giocando per 80 minuti come raramente aveva fatto in tutti i mesi passati. Sette punti in tre partite; vinto le partite che i bianconeri dovevano vincere e pareggiato quella che era "giusto" pareggiare. Una straordinaria "normalità" che è mancata con Thiago Motta. 
     

    Se al posto di Thiago Motta ci fosse stato Tudor?


    Tre partite non sono abbastanza per fare bilanci o dare giudizi definitivi, in un senso o nell'altro. In fondo, anche con Motta la Juve era partita bene, anzi, ancora meglio. Sei punti nelle prime due giornate con 5 goal segnati e zero subiti. E iniziare il campionato o prendere una squadra in corsa è quasi come fare un altro mestiere. Sette punti in tre partite ma quanti ne sarebbero stati fatti nelle prime 29? Non esiste una verità ma è lecito rispondere dicendo che si, ne sarebbero stati fatti di più rispetto ai 52 con Thiago (media di 1,8). 

    Perché non è solo questione dei tre risultati ottenuti da quando è arrivato Tudor ma anche come sono arrivati. Senza mai rischiare con il Genoa, controllando per buona parte della partita a Roma e dominando in lungo e largo contro il Lecce per quasi tutta la gara. Ci sono state le prestazioni oltre ai punti. E c'è stato soprattutto un miglioramento della squadra di partita in partita. Con il Genoa si erano appena intraviste le idee del tecnico, a Roma, considerando anche l'avversario, era emersa (soprattutto nel primo tempo), in maniera più chiara cosa Tudor volesse. Ieri sera è stato fatto molto di quello che l'allenatore chiede.

    Un pezzo alla volta, prima dare solidità alla difesa, poi migliorare la fase offensiva, tutto partendo da una condizione fisica che sale e dovrà salire ancora di più. Contro il Lecce, la Juventus avrebbe potuto giocare con maglie diverse, senza numeri di maglia e nomi dei giocatori e tutti avrebbero comunque capito che in campo c'erano i bianconeri. Perché in tre settimane Tudor ha dato alla squadra l'identità. E' una Juventus riconoscibile. Ed è questa la differenza più grande rispetto al recente passato. Eh, è umano chiederselo, se Tudor ci fosse stato dall'inizio...

    Commenti

    (4)

    Altre Notizie