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E’ tutto pronto per la presentazione della nuova Juventus Women, la squadra femminile bianconera che parteciperà per la prima volta al campionato di Serie A. Dopo le visite delle giocatrici al J Medical, svolte nella giornata di ieri, oggi si alza il sipario al Media Center di Vinovo: in conferenza stampa hanno parlato l’Head of Academy & Women Football Stefano Braghin e l’allenatrice della prima squadra Rita Guarino. A seguire, le bianconere scenderanno in campo al Training Center, in vista della partenza per il ritiro di Aymavilles, in Valle d’Aosta. Ecco tutti i temi evidenziati da ilBiancoNero.com.

BRAGHIN - "E' un piacere essere qui, per annunciare una novità importante nelle nostre attività. Con oggi presentiamo la nascita di un progetto importante per la storia della nostra attività. Questa sarà la prima squadra femminile nella storia della nostra società a militare in Serie A. Il calcio femminile diventerà sempre più un'attività cruciale, è uscito dalla nicchia in cui è rimasto per troppo tempo ed è diventata un'attività pari - per diritti ed esposizione - a quella maschile. La Juve, in questo senso, non si è fatta trovare impreparata. Da tre anni ci sono squadre giovanili che giocano come Juventus nei tornei nazionali, un vero e proprio settore giovanile a cui mancava lo sbocco naturale che era la prima squadra. Ora si completa una filiera, com'è giusto che sia per una società di questo livello. I nostri competitor europei sono molto avanti nel calcio femminile, è doveroso che anche la Juve sia presente in un momento di sviluppo di questa attività. Sull'allenatore, la riflessione che abbiamo fatto con il direttore Marotta si è basata sulla ricerca di un profilo bravo. Servivano poi grosse competenze specifiche: la prima chiamata, andata subito a buon fine, è stata fatta a Rita Guarino". 

GUARINO - "Ringrazio la società, che ha creduto in me. Sono fiera di far parte di questo nuovo progetto, di una società che finalmente potrà dare visibilità e lustro al calcio femminile. Sta dimostrando di crederci molto, allestendo fin dall'inizio un'ottima rosa, mettendomi a disposizione giocatrici di grande esperienza e talentuose. Calco i campi da 30 anni e ho sempre vissuto con la speranza che questo giorno arrivasse".

CALCIATRICI - "Dal punto di vista della costruzione della rosa, l'appeal del nostro club è alto", spiega Braghin: "Abbiamo puntato dei profili nazionali di un certo livello. Dal punto di vista anagrafico, insieme alla nostra allenatrice che conosceva bene il tessuto giovanile italiano, abbiamo cercato di costruire una squadra esperta ma facendo anche scelte di prospettiva e non puntando solo al risultato immediato". 

OBIETTIVI - "Il primo obiettivo è quello di amalgamare bene le varie giocatrici per farle diventare una squadra", dichiara la Guarino: "La rosa è stata appena allestita, sarà difficile. L'obiettivo è indubbiamente quello di arrivare ai vertici alti della classifica, e noi siamo motivati a raggiungerlo. Oggi è un punto di partenza, partiremo in maniera molto leggera. Domani le ragazze effettueranno i vari test, sabato partiremo per il ritiro in Valle d'Aosta. Sarà una settimana di studio, di conoscenza e di ripresa agonistica. Abbiamo tempo per prepararci al meglio prima dell'inizio del campionato".

FAMIGLIA - "Il fatto di avere un settore giovanile così attrezzato è un valore aggiunto anche per la sezione femminile", commenta Braghin: "Parte dello staff di Rita Guarino è composto da persone che si sono formate nel settore giovanile maschile. Conciliare i ruoli è una sfida in più che si raccoglie volentieri, permette di ampliare dal punto di vista professionale le competenze. L'obiettivo che mi pongo è che la Juve sia una sola, che i tifosi si innamorino della squadra femminile al pari delle altre squadre, siamo una sola famiglia. Il nostro budget? Non conosco quello degli altri. Posso dire che il nostro è adeguato per raggiungere obiettivi nazionali e in vista di un'auspicata qualificazione alle competizioni internazionali. Penso che altre società si stiano preparando per fare questo passo". 

CALCIO FEMMINILE - "Motivi per vedere la Juventus Women? Il calcio femminile può essere divertente, offre spettacolo, soprattutto quando mette insieme giocatrici di esperienza e di assoluto spessore non solo tecnico", spiega la Guarino: "Il fatto che una calciatrice non molli mai porta a innamorarsi di queste partite. Ci sono nomi abbastanza conosciuti a livello nazionale che si faranno apprezzare, ma anche le due straniere e le giovani che si aggregheranno alla rosa. Varrà la pena venirle a vedere. Cosa ruberei ad Allegri? Un paio di giocatori. Numero 10? Non so se ci sarà, mi riservo ancora di comunicarlo. I miei principi sono lavoro, preparazione e durezza mentale. Non mollare mai, neanche di fronte alle difficoltà che sembrano più ardue. Mai piangersi addosso, nel calcio femminile purtroppo ci si è sempre pianti un po' addosso, sperando che cambiasse qualcosa all'improvviso. Io ho sempre percorso il mio cammino con la determinazione e la passione che ho". 

MODELLO JUVE - "La grande differenza con le società straniere è il tempo, soprattutto a livello di formazione in altri Paesi sono partiti molto prima", aggiunge Braghin: "E' tutta una questione di strutture ed organizzazione, noi possiamo limare quel gap. La Juve è abituata ad essere un modello e non a prendere da altri modelli".

NAZIONALE -
"La Federazione ha messo un progetto sul campo, non è rimasto nei cassetti", assicura la Guarino: "Il fatto di dare più possibilità alle bambine di coltivare questa passione darà sicuramente impulso e visibilità a tutto il movimento. Ci vorranno però anni a colmare il gap con le altre Federazioni. Europeo? Ha dimostrato che giocatrici in Italia ci sono, e sono anche brave. Poi ovviamente ogni partita è a sé, dipende dall'avversario e dallo stato di forma fisico e mentale. Come Nazionale abbiamo fatto vedere cose importanti". 

SCUDETTO - "Scudetto? Non so se sia subito raggiungibile", ammette poi l'allenatrice: "Partiamo dalla Fiorentina, che è campione d'Italia e ha dimostrato di meritarsi questo trofeo. Il Brescia ha perso diverse giocatrici - di cui molte fanno parte della nostra rosa - ma si è mossa benissimo sul mercato, soprattutto estero. Non dimentichiamoci che queste due società faranno parte a ottobre della Champions League. Sarà un campionato competitivo, anche le altre società hanno fatto molti rinforzi. Molte squadre potranno ostacolare la fuga di queste favorite". 

GIOCATRICI TORINESI - "Bonansea, Rosucci e Salvai? E' importante che siano di Torino", dichiara Braghin, "perché creano una base di appartenenza che ci aiuterà sicuramente". 

CUORE JUVE - "Sono torinese e juventina, la Juventus femminile è stata la prima squadra con cui ho calcato i campi", annuncia con orgoglio la Guarino: "Torino è una città particolare per il calcio femminile, l'ultima volta che ho vestito la maglia bianconera era il '92, ultimo anno in cui una squadra juventina ha giocato un campionato di Serie A. E' da parecchio tempo che gli appassionati di calcio femminile su Torino non riescono a vedere una squadra competitiva e di vertice".