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La scorsa settimana, complice la “goliardata” del portiere del Parma Sepe e del suo fantasioso tweet sulle immaginarie inclinazioni sessuali di Cristiano Ronaldo, ho ritenuto giusto affrontare il tema molto serio dell’omosessualità nel calcio. Il dibattito che si è aperto tra i nostri visitatori è stato molto ampio e, nella maggior parte dei casi, si è svolto in maniera educata e consapevole proprio come esigeva l’argomento delicato. La conclusione, purtroppo fatale, è che il mondo del pallone a differenza di ciò che accade nella società civile non ha ancora trovato il sacrosanto coraggio di affrontare la questione, accantonando ogni pregiudizio antico e demolendo il muro di una vergogna la quale non ha il diritto di esistere.

Questa mattina sulle pagine sportive del “Corriere di Torino”, il cui editore è Urbano Cairo, è uscita per la firma del nostro Nicola Balice una bellissima intervista (leggi qui) realizzata con Lianne Sanderson la quale, per fama e per trascorsi internazionali, rappresenta senza alcun dubbio una delle stelle internazionali delle Juventus Women, che tra l’altro, domani faranno il loro esordio in Champions. La campionessa inglese è stata ingaggiata dalla società bianconera malgrado due stagioni infernali che l’avevano costretta ai box dopo il gravissimo infortunio al crociato e al menisco del ginocchio destro occorsole mentre giocava negli Stati Uniti dove era arrivata dopo una carriera splendente e ricca di successi in Inghilterra per la quale lei era stata anche il capitano. La Sanderson sta recuperando alla grande e presto potrà prendere per mano la sua nuova squadra per accompagnarla lungo la strada dei trionfi.

A Torino e nella Juventus non è arrivata da sola. Con lei è sbarcata, mesi fa, anche Ashley Nick, a sua volta calciatrice e ora in forza alla “J Women” in attesa del transfer. Ma soprattutto, ufficialmente e alla luce del sole, la sua compagna di vita. Le due ragazze si sono presentate insieme all’appuntamento per l’intervista e con loro c’era naturalmente la rappresentante dell’ufficio stampa della società bianconera a ulteriore testimonianza che lo status di “coppia di fatto” non era in alcun modo motivo di imbarazzo per nessuno.

Lianne e Aslhey si amano, lavorano e vivono insieme. Orgogliose di farlo e di poterlo dire. Una lezione esemplare contro ogni tipo di omofobia che parte dalle ragazze della Juventus e dalla stessa società. Adesso, però, toccherebbe anche ai maschietti farsi avanti.