I MESSAGGI DELLA PARTITA DI CHAMPIONS - "La prestazione contro il Bayern c’è stata: è chiaro che per fare risultato contro squadre di questo livello devi fare la partita perfetta; noi non l’abbiamo fatta, sebbene abbiamo comunque disputato una buona gara. Per renderla ancora superiore ci vuole più attenzione per esempio sui calci piazzati contro, ma anche su alcune scelte dell’ultimo passaggio. Va anche detto che c’è stata un po’ di sfortuna, come il palo o il tiro di Vangsgaard uscito di niente. Di buono c’è che abbiamo avuto la riprova di potercela giocare con tutti: abbiamo rivisto insieme la partita, analizzandola nel dettaglio, e non è stata una prestazione negativa, anzi".
SUBITO FOCALIZZATE - "Quando si perde è fondamentale poter tornare subito in campo, si ha voglia di rivincita, di dimostrare che la sconfitta è stata episodica. Inoltre è una partita importante, contro una delle squadre candidate alla vittoria: questo è un campionato molto aperto, con tante pretendenti, almeno tre o quattro, e una è proprio l’Inter".
LE CHIAVI DEL DERBY D’ITALIA - "L’Inter ha una rosa importante, come peraltro noi, ma ha il grande vantaggio, su questa partita, di averla preparata in una settimana “tipo”, senza dispendio di energie soprattutto mentali: vivere esperienze come quella di mercoledì è il bello, ma anche l’aspetto difficile, di avere la fortuna di partecipare a grandi competizioni come la Champions. Domenica dovremo mettere in campo l’intensità, che è una caratteristica che sta diventando davvero parte del nostro DNA; siamo coscienti che questo sarà uno degli aspetti che ci permetterà di giocarcela sempre, con chiunque, e quindi anche con l’Inter".