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“Fatti, non parole”. Come si può misurare il rendimento tra Vlahovic e Lukaku? Chi è più forte? Sandro Sabatini non ha dubbi e spiega: "Il ruolo cambia, rispetto a Chiesa e Orsolini. Primo parametro per i bomber: numero di gol segnati. Secondo: percentuale di gol realizzati in proporzione alle occasioni avute. Terzo la media/gol in base ai minuti giocati. In stagione Lukaku ha segnato 20 gol, Vlahovic 17: vince il belga. Lukaku ha segnato 20 gol malgrado abbia beneficiato di 15,75 XG (occasioni), invece Vlahovic su 17,28 XG ne ha trasformate in rete 17. Prevale di nuovo il romanista. Nel rapporto tra minuti giocati e gol segnati, primeggia invece Vlahovic, che segna ogni 140’ mentre Lukaku va in gol ogni 182 minuti giocati. Ma quest’ultimo è il dato meno significativo dei tre perchè - tanto per fare un esempio - il buon Pavoletti, per fare un nome a caso, segna ogni 177 minuti.
L’anno scorso, invece, in una stagione indubbiamente molto sottotono per entrambi, basta dare uno sguardo ai numeri. Si diceva che il serbo non rendeva perché non veniva ben assistito dal gioco di Allegri e invece il belga soffriva la concorrenza di Dzeko. Nella sua ultima stagione con l’Inter, dunque, Lukaku aveva realizzato 14 gol con 12,82 XG. Anche per Vlahovic 14 gol, ma con molte più occasioni: 17 XG. Quindi: numeri alla mano (e non discorsi in bocca), Lukaku quest’anno sta rendendo esattamente come la stagione scorsa, mentre Vlahovic è indubbiamente migliorato. E non servirebbero le statistiche: basta vederlo giocare, è meno ansioso quando gioca palla a centrocampo e più incisivo in zona gol. Ma il rendimento di entrambi è comunque lontano da quello dei migliori. Uno su tutti, fidatevi anche senza numeri catturati dagli statistici specializzati: Lautaro Martinez è nettamente l’attaccante più preciso, quello che sfrutta con micidiale cinismo la gran parte delle occasioni".