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Dopo essere stato all’angolo, frastornato; Tommaso Mancini ci ritorna per festeggiare. Un urlo di quelli che sfigura il volto, che non si presta a troppe interpretazioni. È un urlo liberatorio, di gioia, che si intravede per qualche secondo prima che i compagni di squadra lo travolgano per partecipare alla sua festa. È l’urlo che arriva all’85’ di Juventus Primavera-Roma, l’esultanza dopo un bellissimo gol che vale il temporaneo 3-2 dei bianconeri: doppia sterzata, dribbling, tiro dalla distanza che si insacca in rete.
 
Ma è più di un gol, è un ritorno. Sì, perché Tommaso Mancini – attaccante classe 2004 -, è stato uno dei nomi più chiacchierati del panorama calcistico giovanile. Anche in chiave di mercato, soprattutto quando si è trasferito dal Vicenza alla Juventus, nell’estate 2022. Poi è scomparso dai radar, senza trovare il campo e senza trovare la via della rete. Ma certe cose non si dimenticano e a Vinovo lo ha dimostrato.


 

Tommaso Mancini, perché ha scelto la Juventus e le mire dei top club

 
Dicevamo dell’estate 2022: Tommaso Mancini è vicino, vicinissimo, al Milan. Tra il club rossonero e il Vicenza l’impressione è che si possa chiudere presto ogni discorso; poi il calciatore sceglie la Juventus. Una scelta di cuore, da sempre tifoso bianconero. Una scelta di progetto: la volontà di scalare le categorie insieme ai suoi coetanei e, quindi, partire dall’Under 19 per poi andare in Next Gen. La voglia, anche, di giocare insieme e contro chi ha all’incirca la sua età, mentre altri club gli prospettavano già salti in prime squadre, mentre nel Vicenza aveva già debuttato tra i grandi.
 
Sì, perché su di lui i riflettori si sono accesi presto, in Italia e in Europa. Tanto che, alcuni top club rinomati per il lavoro di scouting e per i loro settori giovanili all’avanguardia, lo avevano già invitato a visitare le loro strutture.


 

Tommaso Mancini, perché gioca in Primavera

 
Ma torniamo al campo. Tommaso Mancini, in queste settimane, è l’eccezione alla regola; il fuoriquota in una squadra che ha deciso di non avere fuoriquota. Nessuna deroga al progetto delle giovanili bianconere, semplicemente una comune necessità: la squadra di Montero aveva bisogno di un bomber, Mancini aveva bisogno di giocare con regolarità dopo una stagione- la sua prima in Next Gen -, pesantemente influenzata dagli infortuni.
 

I numeri

  • Presenze (Next Gen): 12
  • Presenze (U19): 4
  • Minuti (NG): 245’
  • Minuti (U19): 342’
  • Gol (NG): 3
  • Gol (U19): 1


 

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