Simone Arveda

Juventus, tira (ancora) aria di rivoluzione: ruolo per ruolo, chi rischia la cessione in estate
I risultati di questa stagione, in tal senso, pesano come un macigno sul bilancio complessivo di un'annata che considerare deludente è di fatto un eufemismo. Il primo a rischiare il posto, ovviamente, è proprio Thiago Motta sul cui futuro iniziano ad aleggiare pesanti ombre. L'ex allenatore del Bologna è chiamato a salvare la stagione, ma tale traguardo potrebbe non bastare per garantire continuità al suo progetto all'ombra della Mole.
Se il lavoro del tecnico è in discussione, lo è inevitabilmente anche il rendimento di molti giocatori che, approdati a Torino con le carte in regola per recitare un ruolo da protagonisti, hanno invece deluso su tutta la linea inscenando una sequela di prestazioni ben al di sotto degli standard preventivati. In altre parole, c'è la possibilità che anche l'estate del 2025 possa essere portatrice di grandi cambiamenti. Ruolo per ruolo, andiamo ad analizzare chi vede messo a rischio il proprio futuro in bianconero.
Blocco portieri confermato
Non dovrebbero esserci sostanziali novità per quanto riguarda il pacchetto portieri. Michele Di Gregorio è l'estremo difensore designato per difendere i pali della porta bianconera sia nel presente che nel futuro. Alle sue spalle, Mattia Perin è pronto a dare il la alla solita staffetta, mentre Carlo Pinsoglio sarà ancora una volta il terzo.
Da Cambiaso a Renato Veiga: la situazione in difesa
Per quanto riguarda la difesa, grandissima attenzione andrà ovviamente posta sul futuro di Andrea Cambiaso. Il Manchester City, già nel corso della recente sessione invernale, ha lanciato i primi inequivocabili segnali certificando il forte interesse di Pep Guardiola per l'esterno classe 2000. Il gradimento, tuttavia, potrebbe sfociare in qualcosa di più concreto tra qualche mese, quando i Citizens potrebbero architettare l'assalto decisivo.
C'è poi la questione relativa a Renato Veiga: il difensore portoghese ha impressionato in maniera positiva, ma il suo trasferimento a Torino è avvenuto sulla base di un presito secco. Il portoghese, infatti, tornerà al Chelsea prima del Mondiale per Club e di conseguenza, se la Juve sarà davvero interessata a riportare l'ex Basilea all'ombra della Mole dovrà sedersi al tavolo ed imbastire da zero una trattativa con la Juve.
Il centrocampo: fiducia Koop, Douglas via?
Un altro reparto decisamente chiacchierato è sicuramente quello di centrocampo. In estate, la Juve ha inserito tre tasselli di altissimo profilo che avrebbero dovuto cambiare letteralmente volto alla mediana zebrata: Khephren Thuram, Teun Koopmeiners e Douglas Luiz. Se il primo, arrivato per 20 milioni dal Lille, si è rivelato un acquisto più che azzeccato, sull'olandese e il brasiliano non si può certo dire lo stesso.
La Juve ha versato 60 milioni all'Atalanta per arrivare a Koop, ma l'olandese è stato protagonista di un'annata disastrosa a suon di prestazioni negative che l'hanno reso l'autentica controfigura del grande calciatore ammirato a Bergamo. L'investimento, pesantissimo, e la sensazione che comunque il giocatore abbia ancora ampi margini in bianconero spingono nella direzione della continuità: la Juve proverà a rilanciare l'ex AZ, convinta che il classe 1998 possa ancora essere l'uomo giusto.
Ben diverso è invece il discorso relativo a Douglas Luiz: tra prestazioni anonime e tanti infortuni muscolari, la liaison con l'ex Aston Villa può già considerarsi bella che conclusa. Il brasiliano, in caso di offerta invitante, è considerato un tassello cedibile, magari per poter finanziare qualche colpo in entrata decisamente più funzionale.
Quante incognite in attacco
Chi rischia invece di essere letteralmente stravolto è il pacchetto offensivo. Impossibile non partire da Dusan Vlahovic. L'attaccante serbo, legato alla Juve fino al 2026, percepisce un ingaggio monstre da 12 milioni di euro e - con un discorso rinnovo ormai arenato e un ruolo sempre più marginale nel progetto Motta - la sensazione forte è che il serbo saluterà la compagnia.
DV9 nel corso di questa seconda parte di stagione ha perso il posto a vantaggio di Randal Kolo Muani, un altro elemento il cui futuro è tutto da decifrare: dopo il 30 giugno, il giocatore tornerà al PSG, prima che la Juve confezioni la nuova proposta da presentare ai parigini. Per aprirsi un canale preferenziale, però, i bianconeri devono centrare a tutti i costi la qualificazione alla Champions.
Se Nico Gonzalez viaggia verso la riconferma nonostante un'annata da incubo (una sua cessione porterebbe sicuramente ad una minusvalenza) e Francisco Conceicao verrà acquistato a titolo definitivo dal Porto, le incognite sono tutte sulla fascia di sinistra. Non è affatto scontata, infatti, né la permanenza di Kenan Yildiz né quella di Samuel Mbangula. Il turco, in caso di mancato quarto posto, potrebbe diventare un sacrificio necessario per dare ossigeno al bilancio e, in quest'ottica, i club della Premier sarebbero già pronti a darsi battaglia. Ma occhio anche al 2004 belga, promosso dalla Next Gen e protagonista di un'annata più che positiva: una sua cessione non è da escludere, sempre per motivi di bilancio: una sua uscita, infatti, genererebbe una plusvalenza totale.
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