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Undici convocazioni, la prima il 4 febbraio nella sfida scudetto contro l’Inter – in quell’occasione debuttò Charly Alcaraz -, e zero minuti in campo. Non è certo l’impatto che Tiago Djalò si sarebbe immaginato al suo ritorno in Italia, nella sua nuova esperienza con la maglia della Juventus.
 
Certo, il percorso di recupero dopo la lesione del legamento crociato del ginocchio è complicato e ognuno ha i suoi tempi. Ma va anche segnalato come sia arrivato prima il ritorno in campo di Mattia De Sciglio, infortunato a maggio 2023, rispetto a Djalò che si fermò ai box nel marzo 2023. Insomma, il difensore portoghese in questo momento sembra essere finito fuori dai radar e la sua situazione, in estate, potrebbe cambiare.


 

Djalò Juve, ipotesi prestito

 
Per quanto detto fin qui, sta maturando l’idea di un prestito in estate, magari di sei mesi, in Serie A. Un modo per permettere a Djalò di mettere minuti nelle gambe, riprendere confidenza con il terreno di gioco, misurare il proprio stato di forma. D’altronde, la mossa di mercato della Juventus, a gennaio, fu dovuta alla volontà di anticipare la concorrenza dell’Inter e l’intenzione non era quella di avere un giocatore già pronto per la fase finale di questo campionato. La volontà di aspettarlo c’è perché la convinzione è che Djalò, nel prossimo futuro, possa rappresentare una colonna della retroguardia bianconera.

 

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