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Stando a La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri ha quasi completato la sua missione stagionale raggiungendo la finale di Coppa Italia e la qualificazione alla Champions League, ma non è detto che gli basti per guadagnarsi la conferma in panchina. La Juventus dell'ultimo periodo, infatti, è troppo brutta e discontinua per essere vera, con i giocatori che non sempre lo seguono né si fanno troppi problemi a manifestare il loro malumore: è accaduto, di recente, con Federico Chiesa, Andrea Cambiaso e infine Dusan Vlahovic, quello che ha avuto la reazione più plateale sabato al momento del cambio tra bottigliette scagliate e una mimica facciale inequivocabile.
 

Allegri-Juve: i segnali della fine di un rapporto


La sensazione, secondo la rosea, è che ci sia un certo scollamento tra squadra e allenatore, come se nell'ambiente ci fosse la percezione di essere arrivati alla fine di un ciclo. Gran parte del gruppo considera il modo di giocare della Juventus troppo attendista ed eccessivamente penalizzante per gli attaccanti, mentre Allegri pensa che non si possa fare diversamente per la poca qualità a disposizione. Un'evidente diversità di vedute, che per forza di cose dovrà essere la base di partenza per tutte le riflessioni sul prossimo futuro, al di là delle parole più o meno di circostanza di Cristiano Giuntoli.

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