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C’è prima di tutto la gioia. Quella di Nicolò Fagioli che – lo immaginiamo -, avrà aspettato calendario e orari della Serie A come si aspetto un importante sorteggio di Champions e avrà esultato nello scoprire che potrà essere convocato già contro il Bologna, il 20 maggio. E poi quella dei tifosi che non vedono l’ora di riabbracciarlo, fargli sentire tutto l’affetto coltivato in questi mesi. Un abbraccio che intende avvolgerlo e riaccoglierlo: sbagliare si può, si fa ammenda, si paga e poi si riparte.
 
E poi c’è la curiosità. Che Nicolò Fagioli ritroveremo? Dal punto di vista della forma fisica, nessun problema. Il centrocampista, in questi mesi, si è allenato con la squadra senza mai fermarsi. Certo, però, che il ritmo partita e la confidenza con il campo sono un’altra cosa, immaginarlo al massimo della brillantezza sembrerebbe andare oltre ogni più rosea aspettativa.


 

Fagioli Juve, cosa può cambiare

 
Ma la curiosità non è solo su che Nicolò Fagioli ritroveremo, ma anche dove lo vedremo. Lo abbiamo lasciato mezzala di possesso, capace di far male negli ultimi metri e di attaccare gli spazi. In passato, Massimiliano Allegri ha predetto un futuro da play in mezzo al centrocampo e lì lo ha anche provato in alcuni allenamenti. Dalla sua posizione, nell’immediato presente ma soprattutto nel futuro, possono cambiare diverse cose nelle rotazioni e nelle posizioni dei compagni di squadra. Basti pensare a Manuel Locatelli.


 

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