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“Non c’è nulla di sicuro”. Questa la risposta data da Massimiliano Allegri, riguardo al suo futuro, nel post Juventus-Milan. Ed è la fotografia del momento: perché ci sono degli equilibri a cui fare attenzione, dei momenti da rispettare, degli obiettivi ancora da conquistare, soprattutto. E poi c’è il contratto, quello che lega Allegri alla Juventus fino al 2025 e a cui, il tecnico livornese, legittimamente, non sembra essere intenzionato a rinunciare.
 
C’è la fotografia del momento e poi c’è la tendenza. La direzione verso la quale la dirigenza della Juventus sembra andare. E questa è un’altra storia.


 

Futuro Allegri, la situazione

 
Come vi abbiamo raccontato alla vigilia di Juventus-Milan, la frattura interna alla Juventus sembra netta. Con la dirigenza che immagina e progetta il futuro, ma senza coinvolgere direttamente Massimiliano Allegri. Un incontro per parlare della prossima stagione o di rinnovo non c’è stato. “L’importante è essere concentrati sugli obiettivi”: ed è questa la linea del traguardo fissata. Dopo la finale di Coppa Italia e quando la Juventus sarà matematicamente qualificata in Champions League, allora potrà essere sciolto il nodo sul futuro di Allegri.


 

Nuovo allenatore Juventus, chi é se ci sarà esonero Allegri

 
Lo scenario più plausibile in questo momento è che le strade di Allegri e Juventus si separino con un anno di anticipo sul contratto. A questo punto si aprirebbe un’altra partita: quella sul suo successore. In questo caso, il primo nome per sostituire Allegri resta quello di Thiago Motta.


 

Thiago Motta Juve, cosa manca

 
Contatti ce ne sono già stati, ma cosa manca per chiudere la questione Thiago Motta alla Juventus? Come dicevamo prima, il tema è quello degli obiettivi e di una stagione da concludere. Lato Juventus si aspettano Champions League e Coppa Italia; lato Thiago Motta, ugualmente, l’allenatore vuole chiudere la pratica Champions prima di voltare pagina e guardare al futuro.
 
Sul futuro di Thiago Motta, poi, ci sono gli indizi a delineare un destino che sembra già scritto. Chi cambierà allenatore – il Milan per esempio -, nonostante la fascinazione per l’allenatore dei felsinei è costretto a guardare altrove e puntare altri nomi.
 
In definitiva, dunque, cosa manca? L’unica cosa da fare è aspettare, rispettare tempi e obiettivi di professionisti e club, prima di vedere ogni tessera del puzzle andare al suo posto.
 

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