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Le parole a Sky Sport di Alvaro Morata, assoluto protagonista della vittoria della Juventus contro la Lazio: "Sono state settimane difficili, non capivo perché avevo perso tutte le forze. Non sono ancora al 100%, devo fare recupero e pensare alla gara contro il Porto. Bisogna lavorare però e mettersi a disposizione perché siamo pochi. Spero di stare ancora meglio martedì. Abbiamo perso dei punti, per quello ho esultato in maniera rabbiosa. Qui non molla nessuno, era importante vincere perché ci sono ancora punti in palio. Il gol è importante per un attaccante ma spesso si giudica il nostro lavoro solo per quello. Io sono tranquillo, lavoro sempre per la squadra poi per fortuna abbiamo Cristiano che è una macchina da gol. Positivo che siano rientrati Arthur e Bonucci, aspettiamo a braccia aperte chi deve ancora tornare. Non sono troppo altruista, questo è uno sport di squadra e giochiamo tutti per vincere. Anche se faccio un gol a stagione voglio vincere. Chi pensa ai trofei individuali ha sbagliato sport. Anche i giovani sono importanti per noi, come Di Pardo che è entrato oggi. Bentancur è un grande compagno, c'è un'atmosfera bellissima nello spogliatoio"

Queste le dichiarazioni di Morata a Dazn: "Ho passato tre settimane difficili, avevo perso le forze in allenamento e partite, avevo la febbre dopo aver giocato. Insomma, un periodo duro. Ma non ho mollato e adesso sto recuperando: mi sento molto meglio e spero di stare ancora meglio martedì. Sì, c'è rabbia: tutti aspettano che cadiamo e questa partita era importantissima per mandare un messaggio per tutti gli altri che ci guardano. Noi ci siamo, bisogna pedalare e andare avanti, e finché ci sono punti in palio andremo avanti fino alla fine. Record di assist in carriera (ben 8, solo Mkhitaryan come lui in questo campionato, ndr)? Quando si gioca con Ronaldo, il miglior attaccante della storia, noi dobbiamo pensare prima a fargli assist che a far gol. Chiaramente se lui non c'è, noi tiriamo di più. Ma lui è un robot, bisogna dargli palla perché fa sempre gol. Pirlo mi chiede di giocare anche tra le linee, cosa che gli altri allenatori non mi chiedevano: lui sa che posso farlo. E sono contento di fare assist: mi piace quando lo fanno a me, quindi conosco bene le sensazioni. Rabiot poi ha tirato una martellata! Stasera dovevamo avere una reazione da grande squadra, ora testa a martedì che ci giochiamo la vita!"