5
L’impatto non è stato di quelli sperati. Di quelli che ci si sarebbe attesi dopo il pre campionato che l’aveva visto come uno degli interpreti più lucidi e promettenti. La stagione di Timothy Weah, però, è stata un’alternanza di prestazioni deludenti, panchine e poche occasioni per lasciare il segno.
 
Almeno fino alle ultime settimane, quelle che sembrano aver segnato la svolta. Dall’assist in semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, fino ad arrivare all’ottima prestazione contro il Milan in campionato. Ma cosa è successo prima? Cosa non ha funzionato?


 

Weah Juve, cosa non ha funzionato: le parole

 
Le parole di Timothy Weah a Sky Sport, dopo Juventus-Milan:
 
"Per me fisicamente in Serie A è molto difficile, perché faccio solo corse! Su e giù... Normalmente giocherei in attacco, alla Juve in difesa. Penso di essere comunque migliorato sotto questo aspetto. Per me è un sogno essere qui, cerco di lavorare al meglio con la squadra e l'allenatore".
 
Il problema, quindi, è complessivo. Si va dal punto di vista fisico a quello tattico, dai compiti richiesti al calciatore fino arrivare allo stile di gioco della squadra. In un concetto: l’ambientamento che ha richiesto più tempo del previsto.


 

Weah Juve, contro il Milan la conferma

 
Contro il Milan, però, Timothy Weah ha dimostrato che questo lungo processo di ambientamento sembra essere arrivato a compimento. Dal punto di vista difensivo è stato impeccabile nello stoppare Leao a cui non ha concesso lo spazio di uno spunto, di un dribbling, di una giocata. In più, ottima anche la tenuta fisica che gli ha permesso di farsi vedere più di una volta in fase offensiva.


 

Il BN è di nuovo su Instagram: clicca qui per seguirci

Vai su 'segui' per essere sempre aggiornato sulle ultime notizie, analisi approfondite, e contenuti esclusivi che riguardano la Vecchia Signora

Siamo qui per portarvi dentro il cuore pulsante della Juventus, condividendo con voi ogni emozione, vittoria e sfida.