4
Un amaro ricordo, la voglia di svoltare in fretta. L'ultima volta che Federico Chiesa ha affrontato la Roma da titolare all’Olimpico era il 9 gennaio 2022, il giorno in cui ha subito la rottura del crociato del ginocchio sinistro, che lo ha tormentato per oltre un anno, oltre a lasciare strascichi anche in questa stagione. Ecco, domenica quasi certamente Chiesa tornerà sul prato dell’Olimpico al fischio d’inizio, con una maglia da titolare e con la Roma davanti, con l'obiettivo di guidare la Juventus. Contro il Milan è entrato a mezz'ora dalla fine, rilevando Kostic e dando ulteriore scossa a una Juve già in crescendo, che da quel momento ha messo in seria difficoltà i rossoneri, senza però segnare. Ma così è tornato a mostrare il suo volto migliore, cosa che non faceva dall’andata della semifinale di Coppa Italia con la Lazio. E anche nel resto della stagione lo ha fatto solo per brevi tratti, pochissimo da fine gennaio in poi, quando neanche lui si è più acceso nel buio calato sulla squadra bianconera. Ed è sembrato spesso perdere di vista i compagni ed essere perso di vista da loro, impastoiato in perenni duelli.  
 

Juventus, la condizione per il rinnovo di Chiesa


Le fiammate contro il Milan tornano ad accendere la speranza di rivedere il vero Chiesa, sottolinea Tuttosport, a prescindere dalla posizione: contro i rossoneri è entrato largo al posto di Kostic, ma i quattro gol nelle prime cinque giornate li aveva segnati da punta, così come quello alla Lazio nella sua miglior prestazione del 2024. Il finale contro il Milan ha certificato la voglia di tutti di vedere l’azzurro e Yildiz con Vlahovic, anche se quasi certamente non accadrà a Roma. Scampoli di idee per il futuro, quello che nella Juventus Chiesa si sta giocando: un dubbio inevitabile, visto il contratto in scadenza tra poco più di un anno, ma partendo da domenica può arrivare la spinta per il rinnovo, che passa però dalla conquista della Champions League.