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Vlahovic ne ha fatto uno dei suoi. Bellissimo, da bomber vero, doppio passo a liberarsi e tiro incrociato per il 2 a 0 della Juventus sulla Lazio. Un gol che pesa come una piuma, nel senso che rende tutto più leggero e rasserena l’aria intorno al club bianconero. Una risposta era dovuto e una risposta c’è stata: da parte di tutti, squadra compresa.
 
E quanto contava la partita di questa sera? Domanda retorica: era fondamentale. E vincerla è una liberazione. Lo dimostrano le esultanze che esplodono dal settore dell’Allianz Stadium occupato dalla dirigenza bianconera. Federico Cherubini alza le braccia al cielo, Giovanni Manna esulta senza contenersi. Due i cui destini sembrano segnati e il futuro lontano da Torino. E poi c’è Cristiano Giuntoli che sfugge all’occhio vigile – questa sera in particolare -, del Var per strattonare proprio Manna nell'esultanza.

   
 

Juventus-Lazio, cosa significa l’esultanza della dirigenza

 
Come dicevamo, l’esultanza segnala quanto significasse la vittoria e quanto aiuti a risollevare gli animi e a portare un po’ di leggerezza, a scacciare il clima pesante come piombo delle ultime settimane.
 
Ma segnala qualcosa in più. Ci dice della volontà di stare tutti uniti – come spesso richiama il club attraverso i suoi canali social -, anche al di là di quello che sarà il futuro. Il desiderio, più forte che mai, di riscatto e di lasciarsi alle spalle il periodo più complicato.
 
Insomma, non importa quello che sarà, ci sarà tempo per fare le scelte, per programmare, per salutarsi e andare ognuno per la sua strada. Ma non è questo il momento; finché si è uniti sotto il simbolo della Juventus, si pensa solo al suo bene. Un segnale importante in questo momento: la squadra ha risposto presente; lo stesso ha fatto il pubblico che, dopo i primi mugugni, ha riportato entusiasmo. La ripartenza per il rush finale può prendere forma.